«Muro» di via Autostrada
Il giudice: altri 6 mesi di indagini

Nuovi accertamenti da fare e qualche elemento ancora da approfondire: con questa motivazione il gip ha respinto, per ora, la richiesta di archiviazione avanzata dai pm Franco Bettini e Monia Di Marco sul caso delle presunte tangenti legate al «muro» di via Autostrada.

Nuovi accertamenti da fare e qualche elemento ancora da approfondire: con questa motivazione il gip Bianca Maria Bianchi ha respinto, per ora, la richiesta di archiviazione avanzata dai pm Franco Bettini e Monia Di Marco sul caso delle presunte tangenti legate al «muro» di via Autostrada.

La decisione è arrivata mercoledì, quando il giudice ha sciolto la riserva sulla questione, discussa in udienza il 18 ottobre, disponendo altri sei mesi di indagini.

Quanto alla realizzazione del complesso, c'era stata anche una ipotesi di corruzione: in particolare – secondo gli inquirenti – l'iter sarebbe stato accelerato da alcune tangenti. Una lettera anonima aveva perfino precisato che la cifra della tangente sarebbe stata di 300 mila euro, denaro che non era mai stato rintracciato, ma ad accrescere i sospetti degli inquirenti era stata piuttosto la tempistica

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