Esami medici e tempi d'attesa
Utenti infuriati. «Sono dati medi»

L'inchiesta sui tempi d'attesa della sanità bergamasca, come prevedibile, ha scatenato l'ondata di segnalazioni di cittadini, alcuni alquanto irritati, che non hanno mancato di sottolineare come le indicazioni fornite fossero profondamente distanti dall'esperienza reale.

L'inchiesta sui tempi d'attesa della sanità bergamasca, come prevedibile, ha scatenato l'ondata di segnalazioni di cittadini, alcuni alquanto irritati, che non hanno mancato di sottolineare come le indicazioni fornite fossero profondamente distanti dall'esperienza reale.

I tempi indicati (da fonti ufficiali, quali le rilevazioni Asl di Bergamo, che, sul suo sito e per legge, monitora i tempi delle liste d'attesa per ogni specifico esame in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate) sono tempi medi, ovvero non viene rappresentato né il caso peggiore né il caso migliore ma una situazione che sta a metà e che quindi può anche non corrispondere neppure alla casistica reale.

Per esempio: i tempi medi per una ecografia sono di 18 giorni, ma un nostro lettore ha scritto che «mi è stato detto che il primo posto libero è fra tre mesi».  Un altro: «Io per un'ecografia ho 7 mesi di attesa». Casi reali, dove gli 8 giorni per una Tac e i 18 per un'ecografia internistica, (dati dell'inchiesta), sembrano un miraggio.

«Capisco che chi prenota un'ecografia e se la ritrova fissata dopo più di un mese si inalberi se legge che i tempi medi d'attesa in Bergamasca sono molto più bassi. Ma - spiega Mara Azzi, direttore generale dell'Asl -, e non si vuole in questo eludere il problema, si tratta comunque di medie. E nella media rientra sia chi ha la prenotazione fissata nel giro di pochi giorni, sia chi dopo parecchie settimane. È altrettanto vero che ci sono disparità da struttura a struttura, ma proprio per venire incontro alle realtà del territorio la Regione e l'Asl stanno intervenendo».

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