Ancora smog alle stelle
Pm10 oltre il triplo del limite

Il bel tempo va a braccetto con l'inquinamento. Non cessa l'allarme per l'alta presenza di polveri sottili nell'aria oltre il livello di guardia dei 50 microgrammi per metrocubo sia in città che in provincia.
Secondo le centraline dell'Arpa, in base ai rilevamenti di martedì 24 febbraio, l'aria è inquinatissima: a Bergamo la centralina di via Meucci segna 155 di PM10, in via Garibaldi registra 160. Quest'ultimo dato è in continua crescita: lunedì la centralina aveva rilevato 143 microgrammi e ormai si è oltrepassato il limite d'allarme dei 50 microgrammi di oltre tre volte.

Va malissimo anche in provincia: a Filago siamo a 126 microgrammi per metrocubo (lunedì era 114), 93 a Lallio, Osio Sotto a 118 (lunedì era 100), 152 a Treviglio (lunedì era 125) e 133 a Calusco.

La qualità dell'aria non è però destinata a migliorare il bel tempo proseguirà anche nei prossimi giorni: la situazione meteo attuale è piuttosto «bloccata», con un anticiclone saldamente piazzato sull’Europa, che oscilla periodicamente fra le coste dell’Atlantico e la Polonia, causando così quelle persistenti correnti settentrionali che ripuliscono il nostro versante alpino meridionale. La settimana in corso non offre quindi novità di rilievo: il cielo sarà in prevalenza soleggiato, con qualche momento di favonio, brevi scorrimenti nuvolosi e temperature giuste per il periodo. Solo per la prossima settimana sono previste nuove perturbazioni, con possibili piogge e una nuova ondata di freddo.

Intanto, considerata la persistenza dell'inquinamento atmosferico, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha richiamato i sindaci dei Comuni della zona critica al loro dovere di far rispettare, con adeguati controlli, la legge regionale 24, in particolare il divieto di circolazione per i mezzi inquinamenti dalle 7.30 alle 19,30 dal lunedì al venerdì e il corretto utilizzo degli impianti di riscaldamento. «La legge esiste, è efficace, è stata apprezzata dall'Unione euroea - ricorda Formigoni - spetta ai sindaci farla rispettare sui loro territori».

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