Mons. Beschi: «Divento
padre della Chiesa di Bergamo»

«Saluto la splendida Chiesa di Brescia e mi preparo a una Chiesa nuova che conoscerò e amerò, quella di Bergamo». Con queste parole, il nuovo vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi (che farà il suo ingresso ufficiale nella nostra città domenica 15 marzo), ha iniziato la solenne celebrazione nella Cattedrale di Brescia per ringraziare e salutare la diocesi in cui è cresciuto fino a diventare vescovo ausiliare.
Un lungo applauso dei cittadini lo aveva accolto già in piazza al momento del suo arrivo, alle 18,15. E ad attenderlo sul sagrato del Duomo c'era il vescovo di Brescia Luciano Monari insieme a tutto il capitolo della Cattedrale. Un lungo applauso lo ha salutato alla fine della Messa, alle 19,45.

Durante l'omelia, in un Duomo gremito di fedeli, di quei bresciani che tanto hanno imparato ad amarlo, mons. Beschi ha ringraziato tre volte. Per il dono della famiglia. Per il dono della Chiesa. Per il dono della fede e della coscienza. Parlando della famiglia ha ringraziato il papà, la sorella e gli altri tre fratelli (la mamma si è spenta il 5 marzo dell'anno scorso), tra i quali Emanuele, che ha suonato la viola accompagnando il coro della Cattedrale. Ha poi ringraziato per il dono della Chiesa con un pensiero particolare per mons. Bruno Foresti (vescovo emerito di Brescia, che nel 1987 lo aveva nominato direttore dell'Ufficio famiglia) e per mons. Luigi Morstabilini (bergamasco come Foresti e che nel '75, allora vescovo di Brescia, lo ordinò sacerdote) «perché mi hanno reso più familiare l'avvicinamento alla Chiesa di Bergamo». Sottolineando il dono della fede e della coscienza ha detto: «Mi metto in viaggio, anzi in pellegrinaggio, e da figlio della Chiesa di Brescia divento padre della Chiesa di Bergamo».

Mons. Beschi ha concluso l'omelia rivolgendo un invito ai fedeli: «Quando guardate la cupola del Duomo di Brescia ricordatevi sempre della vostra Chiesa ma se volgete lo sguardo verso il colle di Bergamo ricordatevi anche un po' di me». Parole che hanno toccato il cuore della gente e l'applauso risuonato nella chiesa è sembrato liberare questa forte emozione.
Con mons. Beschi, mons. Monari e mons. Foresti hanno concelebrato altri quattro vescovi: il vescovo emerito Giulio Sanguineti (che lo aveva ordinato vicario episcopale) il vescovo ausiliare emerito Vigilio Mario Olmi, il vescovo emerito di Lodi Giacomo Capuzzi, il nunzio apostolico emerito Giambattista Morandini. Il vescovo Monari, nel ringraziare mons. Beschi e nell'augurargli buon lavoro nella diocesi di Bergamo, ha ricordato che «la Chiesa gli è stata madre e sempre gli sarà madre. Si sta dirigendo verso una chiesa sorella, ricca di fede e di tradizione».

Al termine della solenne celebrazione, mons. Beschi è andato al Centro pastorale Paolo VI per un momento di convivialità con la cittadinanza. La lunga giornata del ringraziamento di mons. Beschi era cominciata alle 16 al Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, dove il nuovo vescovo di Bergamo ha incontrato le principali istituzioni bresciane, presente anche Maria Stella Gelmini, ministro dell'Istruzione.  


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA