Blitz nei laboratori cinesi a Leffe
I titolari rischiano 300.000 € di multa

Sequestro amministrativo, sospensione immediata dell'attività e maximulta: è la sorte toccata a tre laboratori gestiti da immigrati cinesi a Leffe. Un blitz dei carabinieri di Gandino ha infatti permesso di accertare che nelle piccole aziende c'erano lavoratori in nero, e in un caso anche un clandestino.

I controlli sono scattati ieri in una zona di Leffe - quella di via Mulini e via Tonale - ad alta densità di presenze cinesi. Dei quattro laboratori verificati dai militari solo uno (in via Tonale 56) è risultato in regola.

In via Mulini oltre al titolare c'erano 6 lavoratori, due dei quali pur non essendo clandestini erano comunque in nero. In via Tonale 40 dei 16 al lavoro 9 erano in nero, uno anche clandestino. In via Tonale 58 tre dei 15 dipendenti erano in nero.

Per i tre titolari dei laboratori, tutti cinesi, potrebbe scattare ora una maximulta che, in totale, potrebbe arrivare fino a 300 mila euro. I controlli hanno impegnato, oltre ai carabinieri di gandino, i militari dell'Ispettorato del lavoro e gli uomini della Direzione provinciale del lavoro.

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