La lettera: «Gran giovamenti
non ce ne saranno»

Gentile Redazione, a proposito del Tram il vostro sito già registra i disagi di oggi. Che sono stati molti anche a monte di Albino. Aggiungo: su L'Eco di Sabato 6 giugno, a pag. 21 si leggeva che da Albino stazione "i pendolari (da Clusone, Bratto e Gazzaniga) scenderanno dal bus per salire sul tram (con lo stesso biglietto, che andrà semplicemente timbrato di nuovo)." E' affermazione corretta o andavano fatte delle precisazioni?

Ho la sensazione sgradevole che il "cambio" ad Albino, la interconnessione fra i due sistemi di trasporto, di fatto penalizzi la mobilità fra i paesi della media valle, a cavallo di Albino, fra chi - solo come esempio - da Nembro vada a Gazzaniga o viceversa.

E ho l'impressione che anche chi è più a monte non troverà giovamenti ma altri passaggi, attraversamenti, biglietti che vanno bene o no, intoppi e "disagi"...

Non si poteva aspettare la chiusura delle scuole per attivare anche questa fase evidentemente ancora sperimentale? In questi giorni ci saranno altre critiche e molti si sentiranno ingegneri. A ognuno il suo mestiere. Ma l'ingegnere di turno poteva almeno aspettare la chiusura delle scuole per far partire il tram di Albino. O gli servivano un certo numero di cavie per fare la prova del nove? Oggi c'era proprio un pò di caos.

G. M. - Fiorano al Serio

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