Mercato immobiliare, prezzi in calo
a Bergamo, Varese e Lodi

L'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del Territorio, ente pubblico nato nel 2001 sulle ceneri del vecchio catasto, stima che nel 2008 le compravendite siano calate a livello nazionale del 15,1% rispetto all'anno precedente. E' quanto si legge nel nuovo Rapporto immobiliare 2009 sul settore residenziale presentato alla fiera Expo Real Estate. A Roma e Milano, in particolare, il decremento è stato rispettivamente del 13,6% e del 13,1% (-20.4% e -12,8% nel resto delle due province).

Tutte le province lombarde risultano in flessione sul piano delle compravendite, con Lodi (-27%) e Mantova (-24%) su tutte. Analogo andamento si può rilevare per il mercato dei singoli capoluoghi, con le uniche eccezioni di Lecco (+8%) e di Pavia, dove si osserva un incremento del numero di transazioni del 18% circa.

Quanto ai prezzi, in crescita più o meno costante dal 2004 (Brescia, Pavia, Sondrio), si registrano rallentamenti nella crescita (Lecco, Milano, Mantova), o addirittura segnali di flessione (Bergamo, Lodi, Varese). Le aree dove i prezzi medi si assestano al di sotto della media nazionale si trovano per la maggior parte nelle province di Cremona, Brescia e nell'area meridionale della provincia di Sondrio.

Quanto alla regione Lazio, nella quale la provincia di Roma rappresenta il 74% delle transazioni, si evidenzia un calo generalizzato intorno al 15%, con punte del -20% registrate nel resto della provincia di Roma. Le quotazioni, pur rimanendo ancora in leggera crescita, subiscono una brusca frenata. Per il territorio della Capitale si nota ancora un leggero un aumento nelle quotazioni nel 2008, ma in sensibile rallentamento, mentre è il resto della provincia a presentare il rialzo maggiore.

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