Pugni, calci e sberle alla titolare
Rapinata gioielleria in via Battisti

Ammonterebbe ad almeno 25 mila euro il bottino di una rapina messa a segno attorno alle 18.30 ai danni della gioielleria «Miri» di via Cesare Battisti 3/B, dove la titolare del negozio, Mirante Brugneti, 65 anni, è stata costretta ad aprire la cassaforte da un rapinatore solitario dopo esere stata presa a calci, pugni e sberle.

L'uomo, sui 30 - 35 anni, a volto scoperto, con inflessione bergamasca - è entrato nella gioielleria di via Cesare Battisti fingendo di interessarsi ad alcune fedi nuziali e a qualche gioiello da regare alla propria fidanzata. Poi, improvvisamente, ha aggredito la titolare del negozio (che lo gestisce ormai da 15 anni) prendendola a calci, a pugni e a sberle in faccia, costringendola ad aprire la cassaforte, dalla quale l'uomo ha arraffato alcuni diamanti e dell'oro grezzo. Subito dopo, il rapinatore ha portato nel bagno la titolare del negozio, intimandole con violenza di non uscire per poi fuggire senza lasciare tracce.

Uscita dal bagno pochi minuti dopo (il locale non era stato chiuso a chiave), la donna ha dato subito l'allarme al 113: sul posto è intervenuta la squadra Mobile che ha avviato le ricerche per risalire all'autore della rapina.

La donna è poi stata trasportata in ambulanza al Pronto soccorso delle Cliniche Gavazzeni per farsi medicare, ed è stata dimessa in tarda serata.

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