Palafrizzoni, per Città Alta
nessuna sedia in Consiglio

La matematica non è un'opinione e i bacini elettorali nemmeno. Così se prendi una Circoscrizione da 5 mila residenti e la fondi con altre due che viaggiano tra i 13 e 14 mila abitanti, il risultato sarà inevitabile. Chi ha meno elettori avrà anche meno rappresentanti. Proprio ciò che è capitato al territorio di Città Alta con l'ultimo voto e, in particolare, con la versione riveduta e corretta della terza Circoscrizione, quella comprensiva anche dei residenti della quarta e della quinta. Su quindici consiglieri, almeno per il momento, i rappresentanti del centro storico sono solo un paio: Benedetta Baracchi, eletta nelle file del Pdl, al suo secondo mandato consecutivo nello stesso parlamentino dove era entrata come consigliere di An, ed Ettore Maffi che torna in Circoscrizione a distanza di un decennio dalla sua uscita di scena del 1999 dopo una «militanza» (era stato presidente durante l'amministrazione Vicentini) durata vent'anni.

Solo quando Luisa Pecce Bamberga, segretario cittadino dei Lumbard eletta sia in Consiglio comunale che in quello circoscrizionale, rinuncerà a una delle due cariche, Marco Duccoli (che nello scorso mandato sedeva in terza Circoscrizione come rappresentante della Lista Vivere Città Alta passato alla Lega proprio all'ultima seduta consiliare) potrebbe prendere il suo posto, rinforzando un po' questa mini «pattuglia» in rappresentanza del centro storico.

Com'è messo il Consiglio comunale? Ancora peggio. Perché, andata buca ad alcuni dei «big» di Città Alta che avevano tentato il salto verso Piazza Matteotti come l'ex presidente del parlamentino Mariangela Acerboni e il consigliere Roberto Amaddeo, l'aula di Palafrizzoni vedrà una rappresentanza del centro storico ancor più esigua di quella dell'ultimo mandato, quando almeno due esponenti della maggioranza (Luciano Ongaro e Silvana Nespoli) provenivano per residenza nel territorio della Terza. Nessun consigliere, per intenderci, fatta salva la possibilità che Renzo Casati entri come primo non eletto dei lumbard dopo la formazione della Giunta. E pensare che ancora qualche anno fa in molti ventilavano la necessità di un assessorato ad hoc per Città Alta. Un assessorato che oggi, considerati l'ampiezza delle nuove Circoscrizione e la composizione uscita dalle ultime elezioni, sembrerebbe ancora più indispensabile.

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