Pendolari, tra un ritardo e l'altro
le domande a Roberto Castelli

«Il mese di giugno, in termini di puntualità del servizio, è stato il mese più positivo dall'inizio dell'anno: la media giornaliera dei ritardi (media che tiene conto del ritardo del viaggio di andata e di quello di ritorno) è stata di 6 minuti e 42 secondi (vedere foglio "RiepAnno Ritardi" del file allegato), migliore sia rispetto al giugno dell’anno precedente (quando il ritardo medio fu di 10 minuti e 03 secondi) sia rispetto al mese precedente (a maggio il ritardo medio era stato di 7 minuti e 30 secondi)». Lo scrivono Marcello Prestini e Lucia Ruggiero, pendolari della direttrice 15 Bergamo-Milano (via Treviglio) nel consueto report sui ritardi delle ferrovie.

«Il ritardo massimo rilevato nel mese sono stati i 14 minuti accumulati nel viaggio di ritorno di mercoledì 17 giugno. Per quanto riguarda la pulizia dei treni, nonostante fosse stato promesso da parte di Trenitalia un sensibile miglioramento a partire da fine aprile (per via dell'assegnazione del servizio ad una nuova società tramite un recente appalto): per il momento non registriamo miglioramenti, viaggiare su treni puliti continua a rimanere un miraggio.

«Un graduale rinnovo del materiale rotabile che viaggia sulla nostra direttrice è assolutamente auspicabile, a tal proposito il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli ha rilasciato un'intervista al giornalista Dino Nikpalj apparsa su L'Eco di Bergamo dello scorso 16 Giugno in cui ha dichiarato quanto segue: "Come governo abbiamo stanziato 960 milioni per comprare nuovi treni", il giornalista ha replicato chiedendo: "In quale arco di tempo?", il viceministro ha risposto: "Se ce li portassero qui domani mattina li compreremmo subito, ma la realtà è che prima di 20-24 mesi sarà difficile averli, che è comunque un tempo medio". Nikpalj ha ribattuto: "Decisamente ottimista…", di seguito la replica di Castelli: "Più che altro speranzoso, perché i binari comunque ci sono e i treni li abbiamo ordinati"».

«Relativamente a queste dichiarazioni abbiamo alcune domande da porre: lo stanziamento di 960 milioni di cui parla il viceministro è dedicato unicamente all'acquisto di nuovi treni per i pendolari oppure comprende anche l'acquisto di treni a media/lunga percorrenza? Si fa riferimento a treni già ordinati: è possibile sapere quando è stato fatto l'ordine e a quale fornitore? Per caso lo stesso fornitore che ha costruito i treni su cui viaggiamo attualmente sui quali l'aria condizionata spesso e volentieri non funziona (nonostante une ventina di revisioni effettuate) per un errore di progettazione? E intanto la Regione Lombardia cosa sta facendo? Non è stato stipulato un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, ma non si è neppure proceduto verso strade nuove come sta facendo apprezzabilmente la Regione Piemonte».

«Come si può leggere sul sito de Il Sole 24 Ore (vedere link (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/07/piemonte-gara-gestione-trasporto-pubblico.shtml?uuid=a71ca790-6cad-11de-a42f-0ae3d5ec691e&DocRulesView=Libero), la Regione Piemonte "non potendone più dei costosi disservizi di Trenitalia ha deciso di mettere a gara il servizio di trasporto passeggeri locale". "Non un'unica gara per l'intero servizio regionale, ma gare successive per 4 lotti". La presidente Bresso e l'assessore regionale ai Trasporti Borioli hanno assicurato che "numerosi gruppi, italiani e stranieri, hanno già espresso l'interesse per tutti i lotti che verranno messi a gara". Secondo Bresso, l'amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti ha sostenuto che a Trenitalia non interessa per nulla il trasporto locale, però lo vuole lo stesso: «In queste condizioni è difficile che lo migliorino». In effetti lo scontro tra Piemonte e Trenitalia nasce proprio su questo punto. Le parti stavano discutendo il rinnovo del contratto di servizio e, secondo Bresso, Trenitalia avrebbe preteso 75 milioni in più rispetto alla cifra base di 180 milioni all'anno».

«In cambio? Assolutamente nulla. «Nessun servizio in più rispetto alla situazione attuale – aggiunge Bresso – e per di più nessuna certezza sugli investimenti per il rinnovo del materiale rotabile». In Lombardia esistono problemi simili, la controversia tra Regione e Trenitalia sul rinnovo del contratto di servizio dura da parecchio tempo, ma da un po’ tutto tace, l'immobilismo sembra regnare sovrano...».

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