Scuole da ristrutturare
dalla Regione 1,6 milioni

Ventitre milioni di euro per consentire la ristrutturazione di edifici scolastici e l'acquisto di scuolabus, e per garantire il diritto allo studio nei piccoli comuni lombardi, integrando le spese per il trasporto pubblico, il sostegno agli studenti disabili o i servizi pre- e post-orario scolastico. Lo stanziamento è stato deciso dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore all'Istruzione, Gianni Rossoni.

Edilizia (13,1 milioni di euro)
La quota più rilevante, circa 9 milioni di euro, è destinata alle scuole pubbliche (materne, elementari e medie), per realizzare interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, messa a norma degli impianti negli istituti dei Comuni con meno di 10.000 abitanti, o per interventi urgenti. Alle scuole per l'infanzia di enti privati senza scopo di lucro, ubicate sempre in Comuni con meno di 10.000 abitanti, è stato destinato 1 milione.

Ripartizione per Province
La Giunta ha quindi provveduto a suddividere le somme destinate alla ristrutturazione degli edifici (8.350.000 e 800.000) tra le Province lombarde in base alla popolazione residente nei Comuni con meno di 10.000 abitanti e in relazione al numero di questi stessi Comuni presenti nella provincia. Le Province elaboreranno ora le graduatorie che saranno inviate in Regione. In base a queste graduatorie la Regione provvederà poi ad assegnare i contributi. Alla Provincia di Bergamo arriveranno 1,5 milioni di euro per gli edifici pubblici, e 142 mila per le scuole d'infanzia private.

Scuolabus (1 milione)
Potranno richiedere il contributo i Comuni con meno di 2.000 abitanti, e il contributo sarà pari al 50% del costo del mezzo.

Diritto allo studio (8,6 milioni)
La somma è destinata ai comuni con meno di 7.000 abitanti (o con meno di 10.000 se situati in montagna), perché possano integrare le spese che sostengono per il diritto allo studio di bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni. I contributi riguardano in particolare le spese sostenute per il trasporto pubblico, l'assistenza agli alunni disabili, il servizio pre e post scuola e gli interventi per l'orientamento musicale. Questi contributi hanno anche lo scopo di ridurre, e se possibile azzerare, gli oneri finanziari eventualmente a carico dei genitori. La Giunta regionale ha stabilito i criteri con cui verranno ripartiti i fondi tra i Comuni stessi. La graduatoria terrà conto di vari elementi: dimensione del Comune, numero di studenti in età scolare, mancanza di scuola materna, primaria o secondaria nel territorio comunale, presenza di studenti disabili nelle scuole del Comune stesso.

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