Quindici ricetta in gara
per il «Pane Bergamo»

Sono quindici le ricette che si candidano a vincere il concorso «Un pane per Bergamo», indetto dalla Camera di Commercio in collaborazione con l'Aspan, l'associazione dei panificatori artigiani della provincia. Le 15 ricette in gara sono state presentate da altrettanti panettieri entro la scadenza prevista dal regolamento, il 30 giugno scorso. «Lo scopo del concorso - spiega Roberto Alvaro, segretario Aspan - è valorizzare l'arte panaria bergamasca, evidenziando le capacità dei nostri artigiani di essere innovativi nel rispetto della tradizione e di adattarsi alle moderne evoluzioni del gusto. Il regolamento prevede l'uso di materie prime di alta qualità ma ha lasciato ampia libertà alla fantasia e all'abilità del panificatore».

Il premio per la ricetta vincitrice è allettante: 5 mila euro. Come si arriverà alla proclamazione del «pane per Bergamo»? «A settembre - spiega il segretario Alvaro - si riunirà la commissione giudicatrice nominata dalla Giunta camerale e composta da cinque esperti. Sono previsti due momenti di giudizio. Nel primo i quindici pani saranno realizzati dai panificatori nei loro forni e presentati freschi alla commissione in un determinato giorno per l'assaggio e il giudizio complessivo. Ogni pane andrà realizzato in due pezzature, una entro i cento grammi di peso e una seconda tra i 500 e i 1.000 grammi di peso a prodotto cotto. Da questo primo esame verranno individuati i tre pani finalisti che, in una seconda sessione, saranno prodotti dai panificatori alla presenza della commissione, in luogo stabilito. Tra questi tre verrà scelto il «pane per Bergamo».

I criteri che la commissione terrà presenti sono: lunghezza della lievitazione, gusto del prodotto, utilizzo di materie prime del territorio bergamasco, fattibilità del prodotto, originalità della forma, costo della ricetta, versatilità del prodotto». Anche Bergamo, quindi, avrà il suo pane tipico, un altro prodotto da inserire tra quelli che possiamo esportare per far conoscere «Bergamo città dei mille… sapori»? «È presto per dirlo - commenta Alvaro - perché bisogna vedere cosa saranno in grado di proporre i nostri panificatori e poi soprattutto la risposta che il consumatore darà al prodotto. Se - come tutti ci auguriamo - si arriverà a un prodotto originale e di successo, anche Bergamo potrà arricchire la sua proposta gastronomica con un pane intitolato alla città». Già, il nome. Si chiamerà «Pane Bergamo»? «Il regolamento del concorso - precisa Roberto Alvaro - prevede che il pane premiato sarà messo in vendita con il nome provvisorio di "Pane Bergamo", ma è previsto che si possa dargli anche un altro nome definitivo, magari attraverso un concorso a premi aperto a tutti i consumatori».

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