Rapinano 7 banche
Arrestati i 4 presunti colpevoli

Sette rapine in banca, con le stesse modalità e quasi tutte nella Bergamasca. Dopo oltre un anno di indagini e di minuziosi controlli la squadra mobile di Bergamo ha incastrato i presunti rapinatori di otto rapine ai danni di altrettante banche. In manette Giuseppe Bonomi, 59enne di Brusaporto; Davide Ginevra, 34enne originario di Caltanissetta e domiciliato a Somma Campagna; Giovanni Federici, 52 anni di Salò, e Luigi Mazzocchi, 40enne di Scanzorosciate.

Tutti e quattro, con precedenti penali, sono accusati di rapina. Le indagini sono partite il 30 giugno 2008 dopo la rapina al Creberg di Pedrengo: due rapinatori con taglierino e pistola avevano in quel caso razziato 4.600 euro. Dai filmati del circuito interno della banca, gli inquirenti recuperano però il nome di un possibile responsabile. Comparando alcune foto segnaletiche e le immagini video arrivano a ipotizzare la responsabilità del colpo a Davide Ginevra.

Le indagini proseguono e arrivano altri due colpi: il 26 settembre 2008 alla Bipop Carire di Borgo Palazzo, dove la rapina però fallisce, con un impiegato che avverte il pericolo e dà l'allarme. Durante le indagini è proprio il dipendente della banca a riconoscere nelle foto segnaletiche di Campagna l'uomo che prima della mancata rapina era entrato a fare un sopralluogo dell'istituto di credito.
Tre mesi dopo, il 4 dicembre, arriva la rapina dell'Unicredit di Bergamo: anche qui stessa modalità d'azione con due uomini armati di pistola e taglierino e un bottino di 8.500 euro. Qui gli inquirenti non hanno dubbi e nella banca trovano le impronte di Ginevra.

Arriva così la decisione del gip Raffaella Moscarino di emettere un'ordinanza di custodia cautelare. L'uomo finisce in carcere nel febbraio 2009 e le indagini proseguono al fine di individuare gli altri componenti della banda. Dalle perquisizioni dell'appartamento a Somma Campagna e dai tabulati del cellulare di Ginevra, gli inquirenti arrivano ai nomi di Federici e Bonomi. I loro numeri di telefono sono infatti molto frequenti nei tabulati analizzati e le utenze telefoniche dei tre risultano sempre presenti nelle vicinanze delle banche i giorni delle rapine. Scattano quindi nuove perquisizioni negli appartamenti dei tre e si scoprono nuovi elementi probatori: lunedì 27 luglio Bonomi viene arrestato nella sua abitazione  di brusaporto e indicato come l'organizzatore dei colpi e il responsabile dei sopralluoghi e degli aspetti logistici delle rapine; Federici, arrestato durante il suo orario di lavoro in un ospedale del Bresciano dove si occupa delle pulizie, sarebbe invece l'esecutore materiale dei colpi insieme a Ginevra. Base logistica della banda un negozio di Seriate.

In manette, infine, anche Mazzocchi, uno dei custodi del parco Caprotti di via Camozzi in città. Quest'ultimo è accusato di aver fornito alla banda gli scooter rubati e utilizzati per mettere a segno le rapine.
La banda è infine accusata di essere responsabile anche di altri 4 colpi: il 18 luglio 2008 al Credito di Brescia di Albano Sant'Alessandro, il 29 settembre alla Popolare di Cremona e il 24 ottobre 2008 ai danni della Monte Paschi di Borgo Palazzo (bottino di 20 mila euro). Infine un colpo ad una banca di Pietraligure

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