Donazioni e trapianto di organi
Il primato agli Ospedali Riuniti

Gli Ospedali Riuniti di Bergamo sono il centro che nei primi sei mesi del 2009 ha registrato il maggior numero di donazioni e di trapianti d’organo. È questo il risultato che emerge dai dati diffusi dal Nord Italian Transplant, uno dei tre centri di coordinamento interregionali italiani sui quali si basa, sotto la supervisione del Centro Nazionale Trapianti dell’Istituto Superiore di Sanità, l’organizzazione dei trapianti del nostro Paese.

Il resoconto analizza l’attività di Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Marche, che insieme costituiscono un’area di circa 19 milioni di abitanti, dove operano 80 ospedali in cui si effettuano i prelievi d’organo.

Nei primi 6 mesi del 2009 ai Riuniti sono stati eseguiti 94 trapianti, 24 in più rispetto al medesimo periodo del 2008. A seguire l’ospedale Niguarda di Milano con 93 e l’Azienda ospedaliera di Padova con 87 trapianti. I Riuniti confermano la propria eccellenza nei trapianti di fegato – 44 trapianti in 6 mesi, di cui 16 con tecnica split, unico ospedale in grado di raggiungere questi volumi sui trapianti di emifegato – e di polmone - 5 di polmone singolo e 5 di doppio polmone.

Al 30 giugno nel Centro di Bergamo sono stati inoltre eseguiti 20 trapianti di rene e 3 di doppio rene, 14 di cuore, 1 combinato cuore-rene, 1 combinato fegato-rene e 1 multiviscerale, quello sul piccolo Etion del maggio scorso, che ha ricevuto intestino, fegato, pancreas, milza e stomaco.

«Questi volumi dimostrano quanto il nostro ospedale sia attivo sul fronte dei trapianti – ha commentato Claudio Sileo, Direttore Sanitario degli Ospedali Riuniti -, settore che ci vede punto di riferimento nazionale, specialmente nei bambini e per i trapianti di intestino e multiviscerali, per i quali siamo l’unico centro italiano autorizzato in campo pediatrico».

Dallo spaccato restituito dallo studio emerge un significativo aumento dei trapianti rispetto allo scorso anno in quasi tutti gli ospedali coinvolti. Un aumento proporzionale all’incremento delle donazioni, in netta crescita nei primi 6 mesi di quest’anno.

Anche su questo fronte gli Ospedali Riuniti sono il Centro che al 30 giugno di quest’anno ha registrato il maggior numero di donatori: nei primi 6 mesi del 2009 sono infatti stati segnalati 17 possibili donatori, esattamente come l’anno scorso, ma per ben 12 di loro è stato effettivamente possibile prelevare gli organi a scopo di trapianto, contro i 5 dello scorso anno.

«Grazie all’ottimo lavoro che viene svolto nelle terapie intensive, e ad un accurato e costante programma di formazione del personale, ai Riuniti vengono segnalati come possibili donatori tutti i pazienti deceduti per lesioni irreversibili al cervello che purtroppo non siamo riusciti a salvare – ha spiegato Mariangelo Cossolini, Coordinatore al prelievo e trapianto d’organi della provincia di Bergamo -. Non tutti poi diventano donatori effettivi per due motivi: o perché il defunto si era dichiarato contrario alla donazione in vita o perché, pur essendoci il consenso, gli organi prelevati non sono idonei al trapianto, per il sussistere di infezioni, neoplasie o altre patologie».

La Lombardia è la regione con il maggior numero di donatori segnalati ed effettivamente utilizzati: nei primi sei mesi del 2009 sono stati segnalati 179 donatori, 48 in più rispetto allo scorso anno, e di questi 122 sono stati effettivamente utilizzati, 47 in più rispetto al 2008.

La Lombardia si conferma anche la regione che esegue più trapianti tra le 6 coordinate dal Nord Italian Transplant: 370 gli interventi eseguiti al 30 giugno, 85 in più rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. A seguire la Regione Veneto con 198 trapianti, il Friuli Venezia Giulia con 63, la Liguria con 46 e le Marche con 35.

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