Benzina, ad agosto ancora rincari
I consigli per risparmiare

Ci risiamo. Il mese d'agosto è iniziato da pochi giorni e in vista delle partenze per le vacanze estive, anche a Bergamo, ecco una nuova raffica di aumenti sul carburante. Dati alla mano, con la rilevazione costante di una decina di distributori, in pochi giorni il gasolio è salito complessivamente del 3% e la benzina verde dell'1% al litro. Si tratta di prezzi più alti che pesano sulle vacanze di tutti i cittadini che ora, per ogni pieno di diesel, devono sostenere una spesa di circa 3 euro in più ad ogni rifornimento. Tutto questo senza spiegazioni logiche visto che il barile di petrolio, in meno di un mese, è aumentato solo di 4 dollari.

LA BASTONATA SUL DIESEL
La crescita del costo al litro della benzina Diesel risulta in città in aumento dall'1% fino al 7%. La benzina verde, invece, è aumentata poco: mediamente solo dell'1% e questo insospettisce ancora di più i consumatori orobici che si sentono colpiti di proposito da questi rincari. È risaputo, infatti, che i consumi della benzina senza piombo da quando c'è il Gpl sono calati notevolmente e gli aumenti appaiono di conseguenza mirati ad hoc sul carburante più utilizzato. Da non sottovalutare anche il fatto che da qualche settimana le cosiddette «pompe bianche» non riescono ad essere così competitive come in passato. A volte, tra l'atro, risultano leggermente meno convenienti di alcune compagnie petrolifere classiche.

POLEMICHE PER LA CRESCITA DEI PREZZI
Il caro-carburante, già da qualche giorno, ha scatenato l'offensiva delle associazioni dei consumatori e dei cittadini. Sulla questione, Beppe Milazzo presidente della categoria benzinai Ascom Bergamo, comprende i disagi degli automobilisti pronti a partire per le vacanze. «Questi aumenti delle compagnie petrolifere sono spudorati e non hanno nessuna motivazione - dichiara - in quanto il petrolio viene commercializzato dopo tre mesi».
Il pensiero di tutti i cittadini e dei benzinai, che sono consumatori come tutti gli altri, è che le compagnie petrolifere si stiano approfittando del momento delle partenze per mettere le mani nelle tasche dei consumatori. La responsabilità di tutto ciò non è dei gestori ma solo ed esclusivamente delle compagnie petrolifere che, giorno per giorno, comunicano i vari aumenti. Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori ed Adusbef si scagliano contro l'aumento dei prezzi dell'Agip che «rappresenta la dimostrazione lampante dell'inaccettabile meccanismo speculativo di doppia velocità di adeguamento dei carburanti, pronti a scattare al rialzo non appena le quotazioni del petrolio accennano ad aumentare, ma lentissimi ad adeguarsi quando queste ultime sono in ribasso».
Non si è fatta attendere la replica di Unione petrolifera: «Nella definizione del prezzo dei carburanti si conferma l'assoluta correttezza di comportamento delle aziende, il cui riferimento restano i mercati internazionali - si legge in un comunicato -. Queste e non altre sono le motivazioni alla base dei recenti aumenti dei prezzi dei carburanti, sistematicamente ignorate dalle associazioni dei consumatori che, come purtroppo più volte abbiamo dovuto rilevare, proseguono nella loro opera di disinformazione producendo dati basati sulle sensazioni e non su riferimenti oggettivi. Le attese di ripresa dell'economia mondiale, ed in particolare di quella americana, negli ultimi giorni hanno nuovamente spinto verso l'alto le quotazioni del petrolio e dei prodotti raffinati (benzina e gasolio) scambiati sulle piazze internazionali».

CONSIGLI PER RISPARMIARE
Il consiglio fondamentale per risparmiare almeno qualcosina resta quello più logico di fare rifornimento self service. La differenza di prezzo spesso è notevole soprattutto quando si esegue un pieno. Oltre a evitare, sempre in fase di risparmio, il piede troppo pesante sull'accelleratore a vantaggio di una guida costante ed economica.

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