Treviglio Recupero dell'ex Upim
Via al bando per il miglior progetto

È stato al centro delle attenzioni da parte degli schieramenti politici che hanno amministrato negli ultimi quindici anni Treviglio, attraverso promesse di ristrutturazione, ricostruzione e ipotesi di utilizzo, però sempre disattese. Ora sembra la volta buona. La destinazione dell'ex palazzo Upim, nella centrale piazza Garibaldi, sarà oggetto del concorso d'idee voluto dal Comune, col quale saranno prese in considerazione le migliori proposte progettuali partecipanti al bando.

Il palazzo ex Upim non è solo un contenitore d'inizio anni Settanta che contrasta col contesto storico in cui è inserito: nel tempo è diventato spunto di accese battaglie tra schieramenti politici, punto di programmi elettorali e oggetto d'animata argomentazione. L'edificio, su cinque livelli da 500 metri quadri l'uno, è usato parzialmente solo al pianterreno, dove il grande salone ospita mostre e riunioni. L'idea di ristrutturare l'edificio occupato fino al 1993 dal magazzino Upim, scattò cinque anni più tardi, quando l'amministrazione di centrosinistra di Luigi Minuti bandì un concorso nazionale per la progettazione, l'adeguamento e la riqualificazione dell'edificio e dell'antistante piazza Garibaldi. Vincitore risultò il raggruppamento temporaneo dei professionisti milanesi coordinati dall'architetto Giorgio Grassi. Le amministrazioni succedutesi nel tempo non hanno mai proseguito nella realizzazione del progetto vincitore e l'attuale governo cittadino di centrosinistra con a capo Ariella Borghi, pur volendo, non ha potuto dargli seguito: perché il gruppo vincitore del concorso in seguito si sciolse, e poi per gli alti costi realizzativi e gestionali dell'edificio.

«L'attuale amministrazione - ha spiegato l'assessore al Commercio Giovanni Rigon - ha deciso di riqualificare l'edificio sia sul piano architettonico e urbanistico, sia come modello di innovazione tecnologico-energetica, destinando l'immobile a recuperare un ruolo rilevante nel tessuto urbanistico e sociale del centro storico. Avrà funzioni di pubblico servizio e dovrà anche portare a un contenimento dei costi di esercizio». Per questo, con il presente bando di concorso, il Comune è intenzionato a individuare la migliore proposta progettuale, per poi attuare un intervento il cui costo complessivo non superi i cinque milioni di euro.

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