Esodo, un terzo dei lombardi
non parte. Bergamaschi vacanzieri

Nell'estate della crisi, il 35% delle famiglie lombarde rinuncia alle ferie, una percentuale comunque inferiore alla media degli italiani «forzati» a casa che sono il 51%. E sono soprattutto i bresciani e i bergamaschi a non rinunciare alle ferie. Commenta la notizia raccontando le tue vacanze (se ci sono state...) e invia a [email protected] gli scatti delle tue ferie

Nell'estate della crisi, il 35% delle famiglie lombarde rinuncia alle ferie, una percentuale comunque inferiore alla media degli italiani «forzati» a casa che sono il 51%. E sono soprattutto i bresciani e i bergamaschi a non rinunciare alle ferie: è quanto emerge dalla ricerca sulle famiglie lombarde e l'estate realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, con il coordinamento scientifico di Ref-Ricerche per l'economia e la finanza.

Il 43% dei lombardi, nonostante la crisi, non cambia le proprie abitudini in fatto di ferie mentre circa una famiglia su cinque non rinuncia alla partenza ma, per abbassare i costi, riduce la durata del soggiorno (11%), sceglie soluzioni più economiche (8%), rimanda la data delle ferie nei periodi di bassa stagione (3%). Ma tra le famiglie lombarde a basso reddito circa la metà (46%) non andrà in vacanza.

Sono soprattutto bresciani e bergamaschi a non rinunciare alle ferie: rispettivamente il 52% e il 44% delle famiglie dei due capoluoghi lombardi non modificano le vacanze 2009, contro il 43% della media regionale. A rinunciare del tutto alle ferie sono le piccole province: resta a casa il 41% delle famiglie tra Lecco, Lodi, Mantova, Pavia, Sondrio, Cremona e Como. Sono milanesi e monzesi i più disposti ad adattarsi: i primi scelgono di stare ospiti da amici o di andare in campeggio (19%). Le famiglie del capoluogo brianteo preferiscono invece non scegliere le soluzioni più economiche quanto piuttosto ridurre la durata del soggiorno (22%).

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