Treni, luglio nero per i ritardi:
il peggior mese dopo gennaio

Il caldo non fa bene ai treni: a luglio la media giornaliera dei ritardi (che tiene conto del ritardo del viaggio di andata e di quello di ritorno) è stata di 10 minuti e 34 secondi. È stato il peggior mese del 2009, dopo gennaio. Lo dice il report del Comitato pendolari bergamaschi, nel quale si sottolinea come n questo luglio ci sia stato stato un incremento del ritardo medio giornaliero superiore al 50% sia rispetto al luglio dell’anno precedente (quando il ritardo medio fu di 6 minuti e 45 secondi) sia rispetto al mese precedente (a giugno il ritardo medio era stato di 6 minuti e 42 secondi).

Passando dal ritardo medio ai singoli episodi, due casi meritano attenzione: quello del 13 luglio (47 minuti del treno 2627 delle 17.10 da Milano per Bergamo) e del 16 luglio (30 minuti sempre del treno 2627). In entrambi i casi la causa del consistente ritardo è stato uno scambio rotto, la prima volta poco prima della stazione di Pioltello, la seconda in uscita dalla stazione Centrale di Milano.

In queste due occasioni, che evidentemente fanno pensare a una scarsa manutenzione, scivono Marcello Prestini e Lucia Ruggiero «non poteva non tornarci in mente l'affermazione perentoria fatta dall'amministratore delegato del Gruppo FS dopo la tragedia di Viareggio che aveva detto che "La manutenzione per noi è sacra"».

«Diciamo che a noi pendolari ferroviari lombardi non sembra proprio che le cose stiano così... Oltre ai ritardi, il mese di luglio è stato caratterizzato anche da una minore affidabilità del servizio: vi sono infatti state due soppressioni di treni della fascia pendolare (il treno delle 7.32 per Milano Centrale del 21 luglio e il treno 2640 delle 7.20 per Milano del 29 luglio). Era da parecchio tempo che non si vedevano due soppressioni di treni della fascia pendolare così ravvicinate tra loro».

«Nel frattempo - proseguono - è stata presentata con grande enfasi la nascita della nuova società mista tra Trenitalia e FNM che gestirà il servizio ferroviario lombardo a partire dal prossimo settembre: sono stati annunciati grandi miglioramenti in termini di pulizia, di frequenza dei treni, di riduzione dei tempi di percorrenza e di rinnovo del materiale rotabile. Sembra quasi che il paradiso dei pendolari ferroviari lombardi sia ormai a portata di mano... A noi sembra che il commento più azzeccato sia stato quello del presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine: «È ben difficile che due società inefficienti, unendosi, ne creino una efficiente».

La speranza di riuscire finalmente ad avere un servizio migliore è sempre l'ultima a morire - dicono i pendolari - ma le delusioni e le mancate promesse sono state innumerevoli nel passato, e questo sicuramente ci ha reso pessimisti e disillusi; sicuramente possiamo assicurare che vigileremo con grande attenzione su quanto accadrà realmente nei prossimi mesi.

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