Alberghi, crollano le presenze
Ma il lago è un acchiappastranieri

Il vento della crisi soffia anche sul settore turistico e alberghiero orobico, dove si registra una diminuzione crescente del numero di ospiti in città. Proprietari e direttori dei principali hotel parlano di una crisi che ha fatto registrare cali del numero degli ospiti che vanno dal 10 al 30%.

Tanto che in alcuni casi, per sopravvivere al periodo tutt’altro che favorevole, le strutture cittadine hanno ridotto i prezzi del soggiorno o moltiplicato le offerte per attrarre i turisti. Anche se, sia per gli hotel di lusso sia per quelli low cost, equiparare i numeri degli anni scorsi, sembra ormai essere un’impresa sfumata.

Se la città piange, si scopre invece che svedesi, spagnoli e americani scoprono invece il lago d’Iseo. Ma ai turisti stranieri piace anche Crespi d’Adda, che ha totalizzato ventimila visitatori negli ultimi quattro mesi. Stessa performance per Sotto il Monte, dove però i visitatori sono prevalentemente italiani, pellegrini devoti a Papa Giovanni XXIII.

Operatori soddisfatti delle performance della Bergamasca dell’estate, stagione che ora «fa i numeri» raddrizzando l’avvio lento causato dall’instabilità meteo di primavera che ha ritardato l’avvio della stagione. Le strategie messe in atto per rendere attraenti le località turistiche della provincia secondo Turismo Bergamo sono diverse sembrano aver dato buoni frutti.

Tutti i dettagli nell'inchiesta su L'Eco di Bergamo del 13 agosto

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