Cassano, linea dura del Comune
contro le feste sul fiume

No al divieto assoluto di ritrovarsi sull'Adda per festeggiare il Ferragosto, ma tante regole da rispettare per evitare problemi. È la linea scelta quest'anno dal Comune di Cassano d'Adda (Milano) in vista del ritrovo, il 15 agosto, delle centinaia di immigrati che da anni hanno scelto le spiagge del fiume per passare insieme la giornata.

L'anno scorso era scattato il blocco totale, con il risultato che gli oltre mille immigrati africani giunti dalle province di Cremona, Brescia, Bergamo e Milano si erano spostati tutti sull'altra riva del fiume, «invadendo» il territorio bergamasco di Fara d'Adda.

Questa volta Cassano non scaccerà nessuno: ma chi si vuole fermare dovrà non usare barbecue (bisognerà usare quelli predisposti dal Comune) e tende, accendere fuochi, usare sacchi a pelo, tenere la musica troppo alta, esercitare il commercio itinerante, andare in paese in costume da bagno. Chi non si adegua rischia una multa da 150 euro.

Così anche quest'anno i responsabili del Comune di Fara temono una «migrazione» verso le spiagge del proprio paese: anche qui sono state pertanto stabilite delle regole - un po' più morbide - per evitare per esempio che si accendano fuochi e si tenga la musica troppo alta. La polizia locale vigilerà sul territorio.

Intanto ieri a Cassano proprio la polizia locale ha già fatto sgomberare 10 tende nelle quali un gruppo di brasiliani si era accampato in riva all'Adda.

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