Cromo esavalente nelle falde
Nuovo allarme nella Bassa

Nessun allarmismo, ma qualche preoccupazione. L'hanno suscitata i risultati delle analisi dell'Arpa che attestano la contaminazione da cromo esavalente della falda acquifera del territorio compreso fra Verdellino e Treviglio, trasmessi ai Comuni interessati il 7 agosto.

Nessun allarmismo, ma qualche preoccupazione. L'hanno suscitata i risultati delle analisi dell'Arpa che attestano la contaminazione da cromo esavalente della falda acquifera del territorio compreso fra Verdellino e Treviglio, trasmessi ai Comuni interessati il 7 agosto.

Già per giovedì 20 agosto la Provincia ha convocato una riunione ai quali parteciperanno i gestori degli acquedotti Uniacque e Cogeide, Arpa e l'Asl, i Comuni di Verdellino, Arcene, Ciserano, Treviglio ed anche Castel Rozzone, Lurano e Caravaggio. In questi tre Paesi a quanto risulta non sono state effettuate analisi. Il timore però è che l'inquinamento possa arrivare ad interessare anche la falda acquifera del loro territorio, ed è per questo che verrà attivata «l'attenzione sui pozzi che attingono acqua ad uso idro-potabile distribuiti anche nei comuni di Castel Rozzone, Lurano e Caravaggio».

Molto probabilmente la riunione di giovedì servirà a chiarire se esistono altri «punti di inquinanti» anche se i Comuni mireranno prima di tutto ad avere assicurazioni sulla potabilità dell'acqua della falda all'interno della quale la quantità di cromo totale (che comprende quindi vari tipi di cromo fra cui il tipo VI) non deve superare i 50 µg per litro d'acqua.

Da questo punto di vista non è stato lanciato alcun allarme. E' inequivocabile però il fatto che l'Arpa, che ha definito «la contaminazione riscontrata particolarmente seria», vuole invitare i Comuni e i gestori degli acquedotti pubblici ad alzare il livello di guardia e a intensificare i controlli dell'acqua che finisce nella case.

Per saperne di più leggi L'Eco in edicola il 20 agosto

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