Cresce il mondo dell'usato
Nella Bergamasca +63% in 5 anni

Dalla vendita di abbigliamento usato per bambini a quello per sportivi e ciclisti. Dal recupero e assemblaggio di materiale usato per creazioni artistiche ai veri e propri centri dell’usato, quasi moderni rigattieri: raccolgono e vendono di tutto, vestiti, scarpe, libri, mobili, elettrodomestici. Bergamo, con Brescia e Milano sono le città che prediligono l'usato e la Bergamasca, in particolare, ha visto negli ultimi 5 anni un aumento dei negozi che vendono oggetti e vestiti usati, ma anche mobili (con un incremento totale del 63.6%).

I dati arrivano da un’indagine della Camera di Commercio su dati del registro delle imprese al primo trimestre 2009 e 2004. Del resto, in tempi di crisi, l'usato è sinonimo di risparmio. I punti vendita per questo genere di attività sono aumentati in Lombardia del 41,9% tra 2004 e 2009, con una presenza sul territorio lombardo di 474 imprese attive per un peso del 13,8% sul totale nazionale nel settore dell’usato.

Milano è leader del settore (48,9% del totale lombardo, 232 imprese attive), seguita da Brescia (14,8% del totale, 70 imprese) e Bergamo (7,6%, 36 imprese). Il settore che va per la maggiore è quello del mobile antico e usato (52,1% del totale dell’usato, 247 imprese attive), che ha registrato anche l’aumento più alto (+135,2% di crescita in cinque anni).

Seguono il settore di oggetti e vestiti usati (25,5% del totale, 121 imprese) e quello dei libri (6,3%, 30 imprese). E se Milano è la provincia lombarda con il maggior numero di imprese attive in tutti i settori dell’usato (mobili usati: 108 imprese, oggetti e vestiti usati: 63 imprese, altro: 43 imprese, libri usati: 18 imprese), la provincia più specializzata nel settore del mobile antico e usato è Mantova (73,7% del totale provinciale), le più specializzate in oggetti e vestiti usati sono Lodi e Varese (40% del totale), mentre nei libri usati è Bergamo (13,9%). 

© RIPRODUZIONE RISERVATA