Concerto saltato a Caravaggio
Bergamasco protesta dalla Spagna

Un concerto concordato e saltato per motivazioni assurde. Un bergamasco originario di Caravaggio ci scrive da Barcellona, in Spagna, per raccontare la storia di un concerto che doveva tenersi a Caravaggio e che invece è stato cancellato perché si preferisce una band italiana e non straniera.

«Innanzitutto mi presento, mi chiamo Vittorio Castoldi, per gli amici Tito. Da ormai 5 anni risiedo a Barcellona, in Spagna. Dove ho creato un gruppo musicale che sta avendo un discreto successo (Sibaritas de la Calle). L'anno scorso, a dicembre, siamo perfino venuti a suonare a Bergamo e, dopo vari contatti con persone di Caravaggio (principalmente la Pro Loco), eravamo stati contattati per un concerto a fine maggio proprio a Caravaggio, paese del quale sono originario. Ebbene, ci avevano comunicato approssimativamente la data, il cache (intorno ai tre mila euro) e il 28 agosto mi sarei dovuto vedere con il responsabile della Pro Loco per fissare i dettagli. Risulta però che nel frattempo l'assessore allo Sport e alle attivitá culturali ha cessato il suo mandato e al suo posto é arrivato un assessore che ha cancellato tutti i concerti e le iniziative previste (cosa assolutamente legittima) ma che al posto del nostro gruppo è disposto a pagare perfino il doppio per avere un gruppo italiano e non straniero. Dopo le notizie sulla proibizione dei matrimoni tra italiani e stranieri e la notizia uscita perfino qui in Spagna e in Argentina sul fatto che Caravaggio sia il paese piú razzista del mondo (cosa in cui non credevo) adesso sono costretto a ricredermi.... Peccato, i Sibaritas de la Calle hanno collaborato con "La Pegatina", gruppo scoperto da Manu Chao, e l'anno prossimo sono confermati per i migliori show spagnoli. Così tutta la popolazione caravaggina sarà costretta a rinunciare a uno spettacolo di primo livello per motivazioni che mi sembrano totalmente assurde».

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