Ronde in città, i City Angels
pronti a «volare» su Bergamo

I City Angels puntano su Bergamo. Nei giorni scorsi l'associazione di volontari per la sicurezza nata 15 anni fa a Milano ha contattato Palafrizzoni per proporsi nell'ambito delle iniziative del pacchetto sicurezza varato dal governo. Quello delle ronde. Cosa ne pensi? Bergamo ne ha bisogno?

I City Angels puntano su Bergamo. Nei giorni scorsi l'associazione di volontari per la sicurezza nata 15 anni fa a Milano ha contattato Palafrizzoni per proporsi nell'ambito delle iniziative del pacchetto sicurezza varato dal governo. Quello delle ronde. «Siamo a disposizione del Comune, se lo vorrà. La parola ronde non piace a noi come non piace a molti. L'attività che svolgiamo ha anche valenza sociale», conferma Mario Furlan, presidente e fondatore dei City Angels. Proprio Furlan ha preso contatti con il sindaco Franco Tentorio e con l'assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi: «Siamo attivi in 18 città - spiega Furlan - in Lombardia, oltre Milano, lavoriamo a Como, Brescia, Varese. Siamo presenti in aree critiche come quella della stazione Centrale a Milano, garantendo maggiore sicurezza ai cittadini. Stiamo in strada disarmati, ovviamente, ma abbiamo un addestramento specifico in fatto di difesa personale. E non facciamo solo ronde: diamo una mano ai senzatetto, cerchiamo di offrire presidio sociale al territorio».

Dalla Bergamasca, spiega, «ultimamente ho ricevuto diverse telefonate. Aspiranti volontari che chiedevano se fosse possibile portare l'associazione anche nel capoluogo. Io ho detto che sì, si può fare, siamo pronti. Ma ovviamente l'ultima parola spetta al Comune e alla Prefettura». A Palafrizzoni, Invernizzi sta studiando il piano che declina nel concreto il decreto sicurezza: «I City Angels si sono fatti avanti ed esamineremo la proposta. Oltre a loro, si sono resi disponibili gli ex paracadutisti e contatti sono in corso con l'Associazione polizia italiana. Con i carabinieri in congedo, poi, abbiamo già in corso una convenzione e l'attività prosegue». Il decreto Maroni prevede che le associazioni interessate a organizzare le ronde facciano domanda e vengano iscritte, dopo verifica dei requisiti, in un registro ad hoc in prefettura.

A seguire, i volontari verranno addestrati attraverso corsi appositi, per poi essere integrati nei progetti preparati dal Comune. «I carabinieri sorvegliano i parchi, pensiamo di valorizzarli ancora di più. Idem per le altre associazioni». Incassate le disponibilità, Invernizzi conta di partire a settembre con le iscrizioni all'albo. «Poi ci saranno i corsi e i volontari potranno iniziare a operare in città». E mentre i City Angels sono pronti a «volare» a Bergamo, di progetti per la sicurezza Invernizzi ieri ha parlato alla Bèrghem Fest organizzata dalla Lega ad Alzano. Il dibattito «Arriva il sindaco sceriffo: ricette per la sicurezza nelle città», moderato dai giornalisti Simone Bianco ed Elena Peracchi, ha visto sul palco, oltre a Invernizzi, Gianpaolo Gobbo, sindaco di Treviso, Marco Mariani, sindaco di Monza, e Giuseppe Prevedini, sindaco di Caravaggio. Paese, quest'ultimo, in cui le ronde con gli ex carabinieri sono attive da anni.

«Abbiamo istituito il servizio nel 2000, abbiamo 120 volontari, cui abbiamo dato una sede. Il Comune di Caravaggio ha investito in sicurezza, 2,5 milioni per 16 mila abitanti», ha detto. Gobbo dal canto suo ha ricordato che, «non può prevalere il buonismo. Il cittadino ha il diritto, ma anche il dovere, di denunciare e intervenire quando è in presenza di reato». Per Mariani, inoltre, «è fondamentale il buon rapporto con le forze dell'ordine». Parole condivise dallo stesso Invernizzi.

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