Cinquemila cani all'anno uccisi
dal «fuoco amico» delle doppiette

Il «fuoco amico» esiste anche nell'attività venatoria: sono migliaia, secondo l'Aidaa (l'associazione italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente) i cani da caccia che rimangono uccisi durante le battute di caccia perchè colpiti dai proiettili indirizzati alle prede.

Secondo una stima prudenziale elaborata da Aidaa sulle indicazioni relative agli incidenti di caccia avvenuti negli anni passati,sono almeno 5.000 i cani che ogni anno vengono uccisi durante le battute di caccia e almeno tremila coloro i quali vengono feriti, e di questi una buona parte viene poi soppressa.

Secondo la Fidc (Federazione italiana della Caccia) nel 2006 sono morti in Italia 2.050 cani da caccia, uccisi sia dal fuoco amico dei cacciatori, sia in altri incidenti di caccia. Sempre dalla stessa fonte si apprende che sono stati 1.558 i cani feriti e 842 i casi di danni provocati alle persone o alle cose. Tenendo conto del fatto che oltre a Federcaccia in Italia esistono altre associazioni venatorie a larghissima diffusione quali Arcicaccia e la Associazione della Libera Caccia, Aidaa stima che il dato complessivo sia molto più alto.

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