Morte sospetta ai Riuniti,
s'indaga sul morbo di Jakob

Un uomo di 69 anni residente nell'hinterland di Bergamo e ricoverato ai Riuniti è morto nella giornata di sabato 12 settembre. I medici sospettano0 che il paziente soffrisse della malattia di Creutzfeldt-Jakob, rara patologia neurodegenerativa. La sindrome clinica è caratterizzata da perdita di memoria, cambiamenti di personalità, allucinazioni, rigidità posturale e convulsioni.

Si tratta di una malattia molto rara con un'incidenza di 2/3 casi ogni milione di abitanti e che in media nella Bergamascacolpisce 2-4 persone ogni anno. La malattia è diventata più nota negli ultimi anni per una sua forma variante, ancor più rara, legata all'epidemia di Encefalopatia spongiforme bovina, la cosiddetta malattia della «mucca pazza». La sindrome di Creutzfeldt-Jakob, come sottolineano anche dagli stessi Riuniti, non ha comunque nulla a che vedere con la cosiddetta «mucca pazza».

Ora la salma del bergamasco sarà trasferita all'Istituto Sacco di Milano per un esame più approfondito, in modo da accertare con esattezza le cause della morte dell'uomo. L'Istituto Sacco è infatti un centro individuato per eseguire l'esame autoptico in caso di sospetta malattia di Creutzfeldt-Jakob. Solo i riscontri diagnostici post-mortem potranno quindi confermare che la causa del decesso sia effettivamente da attribuire a questa malattia e non ad altre cause. Al momento non esiste nessuna conferma di questa diagnosi, che rimane solo un'ipotesi e i Riunitiribadiscono che, «anche se il sospetto venisse confermato dai riscontri autoptici, non esiste nessun pericolo di contagio né per i familiari né per le persone venute a contatto con il paziente».

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