Lovere, emozioni in barca a vela
per diciotto ragazzi disabili

In barca sul lago d'Iseo, per scoprire che anche chi vive su una sedia a rotelle, oppure con le protesi alle gambe o alle braccia, può provare le emozioni del vento che soffia su una vela e delle onde che scivolano sotto lo scafo. Al porto di Cornasola (Lovere) la sede di Bergamo dell'Inail ha organizzato un'iniziativa per avvicinare i disabili alla vela: tra lo scorso sabato 29 agosto e domenica 20 settembre, diciotto infortunati di Bergamo, Milano, Cremona, Monza e Mantova con i loro familiari hanno partecipato a diverse lezioni teoriche e effettuato uscite in barca a vela sul lago di Iseo, accompagnati da personale qualificato.

L'obiettivo però non è meramente sportivo: la barca a vela rappresenta uno strumento con cui i disabili possono sviluppare le loro relazioni sociali e riprendere fiducia in se stessi sviluppando le proprie capacità, fisiche e mentali, e la propria autostima.

Il progetto «Disvela» è promosso dall'Associazione Velica Alto Sebino di Lovere, in collaborazione con la Polisportiva Disabili Vallecamonica, la Polisportiva Handicappati Bergamasca e il Rotaract Club di Lovere Iseo e Breno. Grazie a questa sinergia, il porto di Cornasola di Lovere è diventato in poco tempo un punto di riferimento a livello nazionale per i disabili che vogliono praticare la vela: è stato realizzato un pontile per l'ingresso in acqua senza barriere architettoniche, è stata installata una gru per l'alaggio delle imbarcazioni e in queste settimane si sta lavorando per posizionare un nuovo ascensore grazie al quale le persone in carrozzella potranno accedere al primo piano dove ci sono gli spogliatoi e la segreteria del sodalizio sportivo.

In provincia di Bergamo vivono circa 400 «grandi invalidi», persone cioè con un grado di invalidità superiore al 60%. È soprattutto a loro che l'Inail si rivolge proponendo attività sportive come la vela a Lovere.

Per saperne di più, leggi «L'Eco» in edicola domenica 20 settembre.

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