La cava di Caravaggio fa discutere
Secco «no» di Mozzanica e Capralba
Lasciar da parte la politica e i discorsi ideologici, studiare l'eventuale danno ambientale che la cava di Caravaggio potrebbe portare. È questa la linea che il fronte del «no» alla cava, di cui il Comune di Mozzanica è fra i principali fautori, intende seguire in questo periodo. Ad illustrarla nella serata di lunedì 21 settembre al consiglio comunale, è stato Pierluigi Lanzeni, sindaco di Capralba, Comune dell’Alto Cremasco fra i più toccati dal problema, invitato a fare il punto della situazione dal suo collega Massimo Alloni, primo cittadino mozzanichese, a completamento di una risposta ad un’interpellanza sulla cava presentata dalla minoranza di «Mozzanica che cambia».
«La provincia di Cremona - ha affermato Lanzeni - dice di voler attivare tutti i canali politici sul problema-cava, quindi sentendo anche la provincia di Bergamo. Noi Comuni invece stiamo contattando dei docenti universitari affinché assieme si possa approfondire il tema dell’impatto ambientale. Non intendiamo accettare l’invito a starcene calmi e tranquilli dal momento che lo stralcio della cava di Caravaggio dal piano cave della provincia di Bergamo deciso lo scorso anno dal consiglio regionale (contro il quale i cavatori hanno ricorso al Tar e vinto) è stato ottenuto proprio perché ci siamo mobilitati»
Non sono mancate comunque le polemiche fra gli schieramenti consiliari. Alla maggioranza di «Progetto Mozzanica» non sono piaciuti i toni dell’interpellanza letta da Giuseppe Gervasoni che accusa di immobilismo il sindaco. «Il nostro Comune – ha precisato Alloni- è sempre stato fra i più attivi nel contrastare la cava di Caravaggio, ha promosso a suo tempo una raccolta firme e fatto fare uno studio di compatibilità ambientale». Diverso il punto di vista di Giuseppe Gervasoni, di «Mozzanica che cambia»: «Riconosciamo ciò che il Comune ha fatto in questi anni ma avrei voluto conoscere anche cosa intende fare in futuro. Inoltre, avrei preferito che Mozzanica avesse più visibilità in questa vicenda, specie quando il tema-cava è finito davanti al Tar».
© RIPRODUZIONE RISERVATA