Una tessera per chi fa l'autostop
Così Bergamo copia Trento

Affermazione e ridefinizione delle competenze della figura del mobility manager e promozione di sistemi e servizi innovativi per una mobilità sostenibile: sono queste le parole chiave del 4° Forum dei mobility manager di Bergamo, tenutosi ieri allo Spazio Viterbi della Provincia. Ne è un esempio Jungo, servizio già attivato dalla Provincia di Trento, al quale quella di Bergamo sta guardando con molto interesse e che funziona secondo il principio dell'imbarco a vista, vale a dire dell'autostop, del quale non ha però le controindicazioni.

Gli utenti sono tesserati, previo controllo della fedina penale, ed è in ogni momento possibile reperire informazioni sulla persona che offre il passaggio, sia essa tesserata o meno, tramite un sms. Al termine della tratta il passeggero paga un ticket prestabilito dalla società. C'è molta attenzione anche verso il servizio di car sharing (che permette di utilizzare un'automobile su prenotazione, pagando in ragione dell'utilizzo) per il quale la provincia ha commissionato alla società Muoversi uno studio di fattibilità.

Lo studio, ipotizza la creazione di parchi auto nella città, stimando utenza, tariffe, dimensioni e composizione del parco auto e del piano di sviluppo: «Si tratta – afferma Gloria Gelmi, dell'Ufficio trasporti pubblici della Provincia – di un primo passo fatto nella speranza che qualche società si interessi alla questione, eventualmente coinvolgendo città in cui il servizio è già attivo, come Milano, cosa che permetterebbe di ammortizzare le spese». È invece già in funzione il car pooling, modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, al fine di ridurre i costi del trasporto. Un'iniziativa attivata tra il 2007 e il 2008, che coinvolge il Comune e la Provincia di Bergamo, Aci, le principali aziende bergamasche, la Provincia di Milano e il Comune di Brescia, garantendo un servizio ad ampio raggio.

«La sperimentazione andrà avanti fino alla primavera dell'anno prossimo – sostiene Andrea Nani, della cooperativa sociale La Ringhiera – e vorremmo fosse estesa ad altre aziende e alla rete del volontariato». Un successo inaspettato sta riscuotendo il bike sharing, promosso da Comune e Atb, con 120 biciclette in 15 stazioni e un trend di crescita costante. Al momento sono 1.340 gli abbonati, soprattutto lavoratori tra i 20 e i 60 anni che si spostano da e verso il luogo di lavoro. Il bike sharing si inserisce nelle modalità di spostamento casa-lavoro, delineate dall'ingegnere Rapinesi di Atb Mobilità, che ha presentato anche l'ultima indagine di gradimento del servizio Atb, i cui risultati indicano un buon indice di soddisfazione in merito alla copertura del territorio, l'affidabilità e la comodità del servizio. Grande interesse ha suscitato la presentazione del dispositivo Fir da parte di Dario Franzoni, di Balos Technology, che migliora il processo di combustione dei motori, aumentandone l'efficienza e riducendo consumi e emissioni inquinanti.

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