Reato di clandestinità, per 6 avvocati
c'è illegittimità costituzionale

Sei avvocati del Tribunale di Bergamo hanno sollevato la questione di illegittimità costituzionale relativamente al reato di clandestinità: secondo il loro parere andrebbe a ledere la dignità personale. Già diverse procure avevano sollevato il caso, ma ora sono gli avvocati, per la prima volta, a porre il problema.

Il reato di clandestinità introdotto dal pacchetto di sicurezza è dal 15 settembre nelle mani dei giudici di pace. Spetta a loro, infatti, giudicare gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno non ancora incappati nel decreto di espulsione. Nella giornata di martedì 29 settembre tutti i 21 extracomunitari in giudizio non si sono presentati in tribunale davanti al giudice Giuseppe Gianolli. Per nove di loro il processo è iniziato con un rinvio al 24 novembre: per sei casi il giudice si è riservato di decidere sulla questione di illegittimità costituzionale emersa, mentre per tre extracomunitari sono stati ammessi testi. Questo passaggio ha quindi richiesto un rinvio.

Per altri undici stranieri il processo non è neppure iniziato ed è stato quindi rinviato per difetto di notifica: gli avvocati hanno ricevuto solo una copia del fascicolo relativa al caso, invece che due come prevede la legge. Una donna, 29enne originaria del Togo, è stata invece condannata a pagare una multa di 3.500 euro.

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