Si è spento mons. Antonio Pesenti
archivista e cancelliere della Curia

La Chiesa di Bergamo è in lutto: si è spento monsignor Antonio Pesenti, per oltre quarant’anni archivista e cancelliere della Curia vescovile. Aveva 82 anni: era considerato la memoria storica della diocesi di Bergamo, che ha servito per tutta la vita come prete del Sacro Cuore. Conosceva tutti, anche coloro che erano mancati tanti anni fa.

Mons. Pesenti è morto oggi pomeriggio, improvvisamente a causa di un infarto: la scorsa estate era stato ricoverato per accertamenti in ospedale, dove avevano diagnosticato un affaticamento cardiaco ed era stato dimesso invitandolo a prestare attenzione.

Era nato il 13 agosto 1927 a Villa di Serio. Dopo l’ordinazione sacerdotale, ricevuta il 3 giugno 1950 dal vescovo Giuseppe Piazzi, aveva ottenuto la licenza in Sacra Teologia e il diploma in archivistica, paleografica e biblioteconomia.

Aveva quindi scelto di entrare nella comunità dei Preti del Sacro Cuore. E per tutta la vita monsignor Pesenti fu fedelissimo al carisma di questa comunità. È entrato in servizio alla Curia nel 1958 come archivista aggiunto, diventando archivista titolare nel 1964 e cancelliere dal 1981, ricoprendo tali incarichi ininterrottamente fino al 2007, servendo i vescovi Clemente Gaddi, Giulio Oggioni e Roberto Amadei.

Contemporaneamente però svolse anche altri incarichi: incaricato di statistica (1961-71), redattore dea «La vita diocesana» (1963-88), direttore dell’Ufficio Sacra Liturgia (1965-81), membro del Consiglio Presbiterale diocesano dal 1978 e delegato vescovile a Monte di Grone (1968-81).

Nel 1991 viene nominato monsignore dalla segreteria di Stato vaticana col titolo di prelato d’onore di Sua Santità e nel 2008 protonotario apostolico soprannumerario.

Monsignor Pesenti aveva al suo attivo numerose pubblicazioni storiche, fondamentali nelle ricerche non solo locali: «Il Collegio Apostolico 1773-1809», in cui tratta dell’istituto sacerdotale che svolse un ruolo di primo piano nella nostra diocesi durante il burrascoso periodo della dominazione francese in Bergamasca e poi per tutto l’Ottocento; «Note sul giansenismo bergamasco durante l’episcopato di mons. Redetti con carteggi e documentazioni inedite», in cui parlava dei preti diocesani giansenisti o giansenizzanti; «Repertorio bio-bibliografico del Collegio Apostolico e dei preti del Sacro Cuore»; «Don Cirillo Pizio», sulla figura dell’indimenticato parroco di Cologno al Serio; «I contrasti tra il fascismo e la Chiesa nella diocesi di Bergamo negli anni 1932-38»; «L’Unione di San Bartolomeo 1860-1861»; «Papa Giovanni e il problema degli studenti a Bergamo nei primi decenni del secolo XX»; «Grone e il suo Monte». Infine i contributi fondamentali confluiti nel volume dedicato alla diocesi di Bergamo nella collana «Storia religiosa della Lombarfia», sul periodo compreso tra gli anni 1098 e 1512, cioè epoca comunale, signoria viscontea e inizi della dominazione veneta a Bergamo».

La salma di monsignor Antonio Pesenti si trova nella chiesa della comunità dei Preti del Sacro Cuore, in via Statuto.I funerali saranno celebrati in Sant'Alessandro in Colonna martedì alle 15.

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