Zingonia, dopo il grido d'allarme
il paese attorno ai commercianti

I commercianti di Zingonia hanno lanciato, attraverso L'Eco di Bergamo, il proprio grido d'allarme su un quartiere che si sta sempre più chiudendo in se stesso, afflitto da problemi come spaccio, immigrazione clandestina e prostituzione, ma nel quale, comunque, loro vogliono continuare a credere.

Fra loro c'è il tabaccaio, che ha ricevuto più che altro apprezzamenti per la sua decisione di uscire allo scoperto e denunciare quello che accade a Zingonia attorno ai complessi residenziali Athena e Anna, a pochi metri dalla fontana Missile.

«Ho ricevuto apprezzamenti sia da italiani – racconta al giornale – sia dai tanti stranieri che qui lavorano e vivono in modo onesto. Grazie a tutti loro, perché finalmente il nostro sfogo, continuamente ignorato dalle istituzioni, è stato accolto e recepito. Speriamo serva a qualcosa».

E con altri colleghi ha voluto esprimere gratitudine a chi non è rimasto indifferente all'appello: «Ringraziamo anche i carabinieri e gli alpini, che hanno reso più tranquilli i nostri clienti, attenuando almeno in parte, con la loro presenza, l'immagine di terra di nessuno. Speriamo che il presidio delle forze dell'ordine continui nel tempo e che non sia solo una reazione a caldo al nostro sfogo. E naturalmente confidiamo in altre azioni sinergiche a queste, in modo che la situazione migliori».

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo dell'11 ottobre

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