GdF, interpellanza
di Misiani

Con due interrogazioni, presentate da Antonio Misiani alla Camera dei Deputati e da Giuseppe Benigni al Consiglio regionale lombardo, i rappresentanti del PD bergamasco a Roma e Milano intervengono sulla questione dei finanziamenti per la nuova Accademia della Guardia di Finanza.

Secondo Antonio Misiani, deputato PD, "della cancellazione dei finanziamenti destinati alla nuova Accademia di Bergamo si è avuta notizia solo attraverso le dichiarazioni a mezzo stampa dell'on. del PDL Gregorio Fontana, mentre non risultano comunicazioni ufficiali ai soggetti firmatari dell'accordo di programma. Sorprende, in questa vicenda, l'assordante silenzio del Sindaco di Bergamo Tentorio e del Presidente della Provincia Pirovano, che finora non hanno battuto ciglio di fronte al rinvio a data da destinarsi di un investimento da 250 milioni di euro su cui tutte le istituzioni locali si erano a suo tempo impegnate. Per quanto ci riguarda le rassicurazioni dell'on. Fontana ci fanno piacere, ma non possono bastarci: troppe volte il nostro territorio ha pagato la scarsa capacità di lobbying dei propri rappresentanti, e non vorremmo che questo film si ripetesse anche nel caso della nuova Accademia, mandando a monte un progetto molto importante per il nostro territorio. L'interrogazione che ho presentato alla Camera, sottoscritta anche dall'on.Giovanni Sanga, chiede al governo risposte chiare sullo storno dei finanziamenti e garanzie certe sulla tempistica del loro reintegro".

Ecco il testo dell'interrogazione parlamentare
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: con un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale in data 22 dicembre 2005 il Comune di Bergamo ha avviato le procedure per la stipula dell'accordo di programma finalizzato alla realizzazione di una nuova Accademia della Guardia di finanza; con la DGR VIII/1423 del 15 dicembre 2005 la Giunta regionale della Lombardia ha promosso l'accordo di programma; il progetto della nuova Accademia ha reso necessaria l'approvazione di una variante urbanistica, che ha concluso il suo iter con la ratifica dell'accordo di programma nella seduta di consiglio comunale del 25 novembre 2008; sempre nel mese di novembre del 2008 è stato sottoscritto l'accordo di programma per la realizzazione della nuova sede dell'Accademia e dei reparti territoriali della Guardia di finanza tra la Regione Lombardia, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Provincia di Bergamo, il Comune di Bergamo, il Comando Generale della Guardia di finanza e l'Agenzia del demanio e con esso il relativo cronoprogramma e piano finanziario; il Comune di Bergamo, insieme a Regione Lombardia, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Provincia di Bergamo, Comando generale della Guardia di finanza e l'Agenzia del demanio, è impegnato a garantire i contenuti dell'accordo di programma, vigente e valido a tutti gli effetti; a tutt'oggi risulta che non siano stati approntati i progetti definitivi ed esecutivi, comportando un rallentamento significativo in ordine all'investimento e alla priorità di realizzazione dell'opera anche da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Di conseguenza i lavori, il cui inizio era previsto per il corrente mese, non sono stati avviati; da notizie di stampa si è appreso che i fondi destinati alla realizzazione della nuova Accademia sarebbero stati stornati per far fronte alla grave emergenza legata al terremoto dell'Abruzzo. Ad oggi non vi è stato alcun chiarimento da parte del Governo in merito ai criteri seguiti per tale scelta; queste notizie destano perplessità riguardo alla mancata informazione da parte del Governo agli altri soggetti firmatari dell'accordo di programma in merito allo storno dei finanziamenti destinati alla realizzazione della nuova Accademia della Guardia di finanza e al cambiamento del cronoprogramma dell'opera; il mancato reintegro in tempi brevi delle risorse stanziate metterebbe a rischio la realizzazione della nuova Accademia della Guardia di finanza e delle opere civili ad essa collegate. L'eventuale mancato investimento per la realizzazione della nuova Accademia (250 milioni di euro) rappresenterebbe un colpo molto duro per l'economia bergamasca, già sottoposta ad una crisi molto pesante, e priverebbe la città di un polo di eccellenza formativa che, insieme con l'Università, il Centro di ricerca del Kilometro Rosso e la Scuola di magistratura, può costituire una nuova e moderna vocazione per la Grande Bergamo -: se rispondano al vero le notizie di stampa e le indiscrezioni relative allo storno dei finanziamenti originariamente destinati alla realizzazione della nuova Accademia della Guardia di finanza di Bergamo; quali siano le motivazioni alla base di tale decisione; se e quando intendano procedere al reintegro delle risorse suddette, tenendo conto della rilevante importanza del progetto della nuova Accademia della Guardia di finanza e degli impegni assunti con le istituzioni firmatarie del relativo accordo di programma.

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