«Porta a Porta» a Villa d'Adda
per un ricordo di don Gnocchi

La figura di don Carlo Gnocchi, a pochi giorni dalla beatificazione, sarà al centro della tramissione “Porta a Porta”, che ha girato un servizio a Villa d’Adda. Qui viveva Sperandio Aldeni, scomparso due anni fa, miracolato a suo tempo da Don Gnocchi. Un miracolo, ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa nei mesi scorsi, che permetterà il prossimo 25 ottobre di beatificare quel grande uomo da tutti conosciuto come il papà dei mutilatini.

Le telecamere sono state puntate su Loretta Aldeni, figlia di Sperandio nonché presidente dell’associazione di volontariato; Marzio Aldeni, 47 anni, che fu per certi versi testimone del miracolo in cui suo padre si salvò. Di quel terribile giorno c’è una cronaca nel libro “Grazie Papà Don Carlo” scritto da Sergio Didonè: “Tutto avviene nel 1979 – è riportato nel testo – Sperandio Aldeni, elettricista di Villa d’Adda stava lavorando in una cabina dell’Enel ad Orsenigo (Lecco) quando fu investito da una scossa violentissima di quindicimila volt. “Cominciai a gridare” ricorda Sperandio. “Chiamavo il signore, la Madonna e supplicai don Gnocchi di aiutarmi perché non sentivo più le gambe”. I colleghi lo trovarono in condizioni impressionanti. Eppure, due mesi dopo, uscì dall’ospedale sulle sue gambe”.

Circa due anni fa Sperandio è morto, prima che terminassero i lavori della casa delle associazioni, da lui fortemente voluta e iniziata. Alla beatificazione ci saranno la moglie Amelia Locatelli, 72 anni, i figli Marzio, 47, Loretta 43 e Alessio, 40.

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