Street parade, organizzatori soddisfatti
«Dal Comune ora proposte concrete»

«Basta con questa città per pochi!». Con questo slogan venerdì sera 23 ottobre circa un migliaio giovani ha partecipato alla «Street parade», una sfilata di protesta con musica e balli per le vie del centro per chiedere più attenzione ai giovani e alle loro esigenze di divertimento.

Soddisfatti di come è andata la serata, gli organizzatori ora chiedono risposte concrete dal Comune di Bergamo, per una «città più vivibile la sera e con più offerte per il mondo giovanile e non solo». Obiettivo di venerdì era infatti quello di, a suon di musica, dare la scossa all'amministrazione e a tutti gli attori della città: a partire dalle 19.30 in piazzale Marconi si sono riuniti i partecipanti della sfilata che hanno poi camminato lungo le vie del centro pronti a chiedere a gran voce «una città che torni a vivere con i locali che restano aperti più a lungo durante la notte, un sistema di trasporto notturno basato sulla movida della città, e una deroga per gli esercizi commerciali colpiti dall'applicazione della legge regionale anti-kebab».

Sette i furgoni dotati di impianto audio e casse che hanno proposto musica di diversi generi attraversando le vie Papa Giovanni, Mai, Camozzi, Tasso, fino ad arrivare verso le 21.30 in piazzale Matteotti davanti al Comune di Bergamo. «Con questa manifestazione vogliamo dimostrare che i giovani bergamaschi condividono tutte le proteste che ci hanno portato a scendere in piazza in questo modo festoso - ha spiegato Davide Pansera, uno degli organizzatori -. Ora chiediamo al Comune di accogliere la nostra richiesta di una deroga per gli esercizi commerciali colpiti dalla legge anti-kebab, per una Bergamo aperta con più convinzione verso i giovani e con una zona ad alta tolleranza per il divertimento notturno». E poi un commento sulle ronde: «Non le vogliamo, per noi sono solo un pericolo. A rendere sicura la città ci pensiamo noi, con la nostra presenza».

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