Verdello, per le nuove residenze
serve l'approvazione del sindaco

A Verdello il sindaco Luciano Albani ha deciso di prendersi la delega per il rilascio delle nuove residenze. L’iniziativa si inserisce in un percorso volto a un maggiore controllo del territorio per dare più sicurezza ai cittadini.

«Voglio parlare con tutte le persone che chiedono di venire ad abitare a Verdello – spiega Albani – perché voglio instaurare subito un rapporto di fiducia con gli eventuali nuovi cittadini e verificare che ci siano tutti i presupposti di regolarità, soprattutto per quanto riguarda i canoni d'affitto. Finora ho avuto modo di incontrare una quindicina di persone, nella quasi totalità dei casi di origine straniera».

Dall’insediamento della nuova amministrazione a Verdello sono stati intensificati i controlli delle residenze e delle attività commerciali. In particolare le forze dell’ordine stanno controllando la regolarità dei contratti d'affitto e il rispetto delle norme di igiene.

«Negli ultimi 5 anni – dichiara il sindaco – si sono registrati 750 arrivi di persone di varia nazionalità. E' difficile un’adeguata integrazione con un flusso migratorio così rilevante. Analizzando la composizione della popolazione sul nostro territorio, su 7740 abitanti, 1004 sono stranieri, circa il 13%. Per questo intendiamo operare un forte contrasto all’immigrazione clandestina, anche attraverso il controllo del territorio, quindi incentivando le occasioni di aggregazione che rendano vivo e sicuro il paese.

Intendiamo favorire e potenziare i percorsi di alfabetizzazione e comprensione della lingua italiana, oltre che momenti culturali in cui si possa condividere la nostra storia e il senso delle nostre leggi».

Per migliorare la sicurezza del territorio e per contrastare i fenomeni di microcriminalità è già al vaglio dell’Amministrazione una collaborazione con i Comuni limitrofi, in particolare Verdellino, Boltiere, Brembate, Osio Sotto, Dalmine e Ciserano, per definire una linea comune per l’applicazione delle norme previste nel pacchetto sicurezza.

«Dobbiamo fare sistema – spiega Albani – per evitare che la delinquenza di altri territori migri indisturbata nel nostro. Attiveremo le telecamere già presenti sul territorio e altre ne verranno attivate nei luoghi più a rischio del paese».

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