H1N1, ritardi e disorganizzazione:
medici all'attacco di Regione e Asl

Ritardi nella distribuzione dei vaccini e disorganizzazione: sono le pesanti accuse formulate dall'Ordine dei medici di Bergamo nel corso di una conferenza stampa sull'emergenza nuova influenza. Gravissime lacune che hanno come principale responsabile la Regione e di conseguenza le Asl.

«Siamo costretti a intervenire dopo mesi di caos - ha commentato il presidente dell'Ordine Emilio Pozzi -: a livello provinciale non c'è stato nessuno che abbia dato informazioni chiare e rassicuranti, così si è creata una psicosi collettiva».

I vaccini stanno arrivando, ma con il contagocce. Sembra che diversi ospedali della provincia ne siano ancora sprovvisti. Da mercoledì ce ne sono a disposizione circa 12 mila nei distretti dell'Asl, destinati alle persone più a rischio.

«Se i vaccini fossero stati consegnati ai medici di famiglia e fosse stata data loro la possibilità di somministrarli, si sarebbe risparmiato tempo», ha commentato Massimo Gatti, della Federazione medici di base di Bergamo.

«La sorveglianza virologica ha latitato dal 19 settembre fino a tre giorni fa, lasso di tempo nel quale non è stato possibile controllare la diffusione del virus H1N1 perché non c'erano i tamponi, e il dato che esemplifica la disorganizzazione e l'approssimazione con cui ci si è mossi è che un responsabile del servizio vaccinazioni di un distretto Asl in un momento d'emergenza come quello attuale è in ferie».

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