A Seriate importante traguardo
Il primo paracadute per il cuore

Questo è il primo caso non sperimentale e Seriate è il primo ospedale ad averlo fatto: è stato inserito per via endoscopica nel cuore di una paziente un miniparacadute che aprendosi dopo il posizionamento nel ventricolo sinistro ha ridotto le dimensioni del cuore.

«Questo è il primo caso non sperimentale, cioè non inserito in un protocollo di sperimentazione ma una applicazione clinica sul campo in Italia, e Seriate è il primo ospedale ad averlo fatto: a breve partiranno Niguarda, San Raffaele di Milano e anche Bologna. La paziente è stata selezionata in modo decisamente minuzioso, e non può essere altrimenti, visti anche gli alti costi dell’operazione. Da oggi si apre una nuova era per la riduzione dello scompenso cardiaco e l’aneurisma ventricolare. Ma anche per nuove soluzioni ponte in attesa di trapianto o in alternativa al trapianto».

Maurizio Tespili, direttore Dipartimento di Cardiologia dell’ospedale «Bolognini» di Seriate è davvero soddisfatto: martedì, con l’emodinamista Alfonso Ielasi («È bravissimo, l’ho portato qui dal San Raffaele) – e sotto gli occhi di professionisti americani della Cleveland Clinic e di due bioingegneri, uno scozzese e una inglese, che collaborano con Cleveland, arrivati appositamente a Seriate – ha inserito per via endoscopica, passando con un catetere dall’arteria femorale, nel cuore di Silvia Gotti di Albino, una paziente colpita l’anno scorso da un bruttissimo infarto, un «parachute» un miniparacadute o ombrellino che dir si voglia, che aprendosi dopo il posizionamento nel ventricolo sinistro ha ridotto le dimensioni del cuore, che aveva sviluppato dopo l’infarto un aneurisma ventricolare che determinava ristagno di sangue e un pesante scompenso.

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 21 marzo

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