Carrara-movida, mix vincente
Ma il traffico riapre un po’ dopo

Anche sabato sera i tempi di attesa per entrare alla pinacoteca hanno sfiorato (e in alcuni momenti superato) l’ora, con migliaia di persone che hanno fatto la spola tra piazzetta Carrara e il Borgo di Santa Caterina al di là della strada, chiuso alle auto dalle 19 alle 24.

In realtà si è ancora un po’ sforato. Perché verso mezzanotte e mezzo un automobilista si è dovuto far aiutare dai vigili per riuscire a passare nella via. È nel borgo della «movida» che gli avventori si sono dati appuntamento (il secondo dopo l’inaugurazione di giovedì) con il «Fuori Accademia». Quasi una copia dei «Venerdì del Borgo» d’estate, con un pubblico eterogeneo nella prima parte della serata e più giovane dopo le 23.

Un primo tentativo di movida-culturale, in concomitanza con l’apertura in notturna dell’Accademia, molto apprezzata. Anche dai giovani: «Abbiamo cenato in Borgo Santa Caterina e adesso eccoci qui, in coda - spiega Andrea Poiatti, in via San Tomaso con i suoi compagni di liceo -. A scuola abbiamo studiato molti degli autori esposti, dal Canaletto al Lotto, abbiamo subito colto l’occasione di venire a vederli da vicino. È una bella serata, tranquilla, dove si può visitare un museo e passare la serata nel borgo, per ora è molto vivibile».

E così è stato, almeno fino alle 22,30, con un alternarsi di musica classica, country e rockabilly suonata a decibel contenuti in alcuni punti di Borgo Santa Caterina. Lungo la via, con numerosi negozi aperti, si è cenato all’aperto, negli «esterni» allestiti dai locali. È qui che si è rifugiato chi è scappato dalla coda per entrare alla Carrara: «Per ora ci abbiamo rinunciato - spiega Andrea Visinoni -. Beviamo qualcosa e poi ritentiamo, magari nel frattempo la coda si è smaltita». Al tavolo si parla del futuro, di quando, per entrare alla Carrara si dovrà pagare: «A livello ideale la situazione così è perfetta, c’è tanta gente - spiega Andrea, chiacchierando con gli amici -. Ma quando non sarà più gratis, temo che tutto tornerà come prima».

Il timore è che sia una bolla di sapone. Ma i locali danno già la loro disponibilità per replicare i Fuori Accademia.

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