Addio a don Piero Arrigoni
Il sacerdote bergamasco più longevo

Una vita dedicata alla Chiesa, al servizio del Vangelo. Si è spento domenica 7 giugno, nella casa di riposo «Villa Dossel» di Caglio (Como) il sacerdote bergamasco don Piero Arrigoni, 100 anni compiuti lo scorso dicembre.

Don Piero, che in un primo tempo sembrava aver superato i postumi legati alla frattura di un femore, si è spento serenamente nella comunità che negli ultimi anni l’ha accolto con affetto. Nato nel 1914 a Vedeseta, in Val Taleggio, negli anni del Seminario aveva unito lo studio all’attività di alpeggio con la famiglia nel piccolo borgo, allora appartenente alla diocesi di Milano.

Ordinato il 3 giugno 1939, meno di una settimana fa aveva confermato il primato di essere il sacerdote più longevo e con più anni di presbiterato: 76 anni di servizio e fedele apostolato. Prima destinazione fu la parrocchia montana di Morterone, meno di 150 fedeli. La pastorale si tradusse da subito nella quotidianità, alla vigilia della seconda guerra mondiale.

Un «prete di campagna» ante litteram, che mise al primo posto l’istruzione dei più giovani, divenendo maestro nella scuola del paese. Contribuì a dar rifugio ai partigiani che sceglievano la via dei monti, assecondando il monito imparato dalla mamma: «Il regime non va d’accordo con il Vangelo».

Don Piero lascia due sorelle, che vivono ad Erba e Morterone, e tantissimi fedeli che in tanti anni l’hanno amato e seguito. «Ho vissuto tanti anni - dichiarava lo scorso anno a L’Eco -. Ho fatto quello che ho potuto e so che ho tanto amato. È Dio che attraverso di me ha fatto cose che da solo non avrei potuto fare».

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