Addio alla carne per un italiano su dieci
Coldiretti: «Chiuse 12 mila stalle»

Quasi un italiano su dieci ha detto completamente addio alla carne e nel 2015 gli acquisti sono crollati del 9% per quella di maiale, del 6% per quella bovina e dell’1% per quella di pollo e per i salumi, toccando i minimi dall’inizio del secolo.

Lo rende noto Coldiretti con un dossier chiamato #bracioleallariscossa. Il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano mentre la percentuale di vegani ha raggiunto l’1% nel 2015 per un totale dell’8% di persone che non mangia carne, in aumento rispetto all’anno precedente. Proprio nel 2015, spiega la Coldiretti, «la carne perde per la prima volta il primato ed è diventata la seconda voce del budget alimentare degli italiani dopo l’ortofrutta, con una spesa scesa a 97 euro al mese ed un’incidenza del 22% sul totale».

Negli ultimi cinque anni, denuncia la Coldiretti, - hanno chiuso quasi 12mila stalle da carne per effetto delle importazioni dall’estero che oggi rappresentano quasi un terzo dei consumi. «Il risultato è che - si legge nel dossier #bracioleallariscossa - in cinque anni dalla fattoria Italia sono scomparsi circa trecentomila bovini da carne, mezzo milione di maiali e settecentomila conigli e oggi in Italia sono rimasti appena 80mila allevamenti di bovini da carne, cinquemila di maiali e 4500 di polli da carne». Per quanto riguarda le importazioni, «oggi viene dall’estero il 40% della carne bovina consumata in Italia e il 35% di quella di maiale, mentre le importazioni sono marginali per pollo e tacchino. Sono a rischio 180mila posti di lavoro in tutta la filiera delle carni che genera in Italia un valore economico dell’ordine di 30 miliardi di euro».

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