Aeroporti, patto a Est senza Bergamo
Sacbo: «Enac prenda posizione»

Lettera d’intenti tra Brescia, Verona e Venezia per lo sviluppo comune di Montichiari. La società dello scalo bergamasco commenta: «Elusi i propositi espressi dal presidente di Enac, l’ente convochi i soggetti territorialmente interessati al futuro dello scalo bresciano».

Una lettera d’intenti è stata firmata tra Catullo S.p.A, Aerogest, Save e Abem – società partecipata dalla Camera di Commercio di di Brescia, Associazione Industriale Bresciana, Comune di Brescia e altri azionisti istituzionali – allo scopo di realizzare entro il 30 settembre una partnership per la gestione dell’aeroporto di Brescia Montichiari. Partnership che sarà costituita per l’80% da Catullo e per il 20% da Abem che, con la sottoscrizione del citato accordo, si è impegnata a rinunciare immediatamente alle azioni legali intraprese – ed allo stato pendenti avanti il Consiglio di Stato - per ottenere l’annullamento del decreto di affidamento in concessione alla Catullo, della gestione dell’aeroporto di Montichiari.

Con tale iniziativa Abem ha ritenuto di tutelare l’interesse del territorio per la dotazione di una struttura aeroportuale funzionante con un programma condiviso. Il presidente di Abem Giuliano Campana esprime quindi soddisfazione per le prospettive che si stanno aprendo per l’opportunità derivante da tale iniziativa. Il presidente di Catullo Paolo Arena ritiene che l’accordo sia un risultato importante per lo sviluppo dell’aeroporto di Brescia, tracciando un solco netto rispetto al passato e consentendo alla società di concentrarsi solo su progetti di crescita. Facendo leva anche sul ruolo che l’aeroporto di Brescia può svolgere all’interno del polo aeroportuale del Nord Est, il presidente Arena sottolinea come l’accordo sottoscritto con Abem dia forza alle prospettive di sviluppo condiviso, consentendo finalmente di guardare a progetti attuativi delle potenzialità che l’infrastruttura può esprimere, attraverso la collaborazione con i key player del territorio.

Per il presidente di Save, Enrico Marchi, l’accordo di partnership con Abem favorirà lo sviluppo sia del traffico cargo che del traffico passeggeri all’aeroporto di Brescia, strategico all’interno del polo aeroportuale del Nord Est. Il presidente Marchi ritiene che quest’accordo, unitamente alla centralità di Brescia nel sistema produttivo dell’intero Nord Italia e alla disponibilità di infrastrutture strategiche anche al servizio dell’aeroporto, possano finalmente dare concreto avvio all’attività di Montichiari.

Sacbo, in una nota diffusa nel pomeriggio del 9 giugno, «prende atto dell’azione comune avviata da Catullo Spa, Aerogest Srl, Save Spa e Abem Spa, per la costituzione di un partnership che punta a ottenere la gestione dell’aeroporto di Brescia Montichiari. A tale proposito, Sacbo ritiene che siano stati elusi i propositi espressi pubblicamente dal presidente di Enac, Vito Riggio, volti a creare le condizioni per una collaborazione che includesse la società di gestione dell’aeroporto di Bergamo nel progetto di sviluppo dell’Aeroporto di Brescia Montichiari».

Sacbo auspica «che Enac prenda posizione e proceda alla convocazione dei soggetti territorialmente interessati al futuro dello scalo bresciano, dei quali ritiene di fare parte». Nel frattempoi «attende con fiducia il pronunciamento del Consiglio di Stato in merito al ricorso sul decreto di affidamento della concessione alla società Catullo della gestione dell’aeroporto di Montichiari».

Sacbo, si legge sempre nella nota, «continuerà ad agire con la chiarezza di intenti e programmi che rientrano nell’esclusivo interesse del territorio di riferimento e in quadro di visione omogenea dello sviluppo aeroportuale nell’area nord-est».

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