Aeroporto, sabato di partenze
«Il delirio per il parcheggio»

La rabbia di un lettore: «Non siamo dei polli da spennare, ma utenti dell’aeroporto».

Ore 7,15 di sabato 27 giugno, un lettore ci segnala situazione all’ingresso del parcheggio per la sosta breve dell’aeroporto di Orio al Serio: «Come era ampiamente prevedibile, l’obbligatorietà del passaggio attraverso le sbarre per accedere al posteggio breve (gratis i primi 10 minuti.), con la speranza di estorcere 1 euro a coloro che, per lavoro o per piacere devono portare o ritirare familiari/parenti/amici, magari con disabilità o ridotta mobilità, genera ingorghi, perdite di tempo, traffico (e inquinamento) assolutamente inutile».

«Ma tanto i passeggeri sono polli da spennare, non utenti che non possono fare a meno di utilizzare l’aeroporto. Sarebbe stato molto più semplice e logico progettare un transito autovetture per la sosta breve differente, ma così non si sarebbe potuto spillare nulla agli improvvidi autisti che, obtorto collo, devono raggiungere l’aeroporto in auto non essendoci, di fatto ad oggi, alternative oggettivamente valide. In tutto questo, l’agente della polizia municipale (vedi foto) si guarda bene dall’intervenire per compiere il suo dovere e snellire la circolazione delle vetture: il suo compito è solo quello di fare contravvenzioni. Il tempo perso dai passeggeri e dai loro accompagnatori nel maxi ingorgo quotidiano per il carico/scarico non è un problema suo, né di Sacbo evidentemente. L’importante è taglieggiare qualche malcapitato che si ferma, suo malgrado, 11 minuti o più. Di cui 7-8 persi solo per riuscire a fare manovra e inserire il biglietto nell’apposita macchinetta».

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