Agguato ai giocatori dell’Inter a Malpensa
Tre denunciati dopo l’arresto del bergamasco

Era stata preparata già giovedì in un bar vicino allo stadio di San Siro, la contestazione all’Inter inscenata nella notte fra sabato e domenica all’aeroporto di Malpensa, all’arrivo dei nerazzurri dalla trasferta di Ascoli. La contestazione era in seguito sfociata nell’aggressione del centrocampista Cristiano Zanetti, ferito, come due agenti di Polaria. Lo ha riferito in una conferenza stampa il questore di Varese, Giovanni Selmin, tracciando un primo bilancio delle indagini della Digos, che ieri hanno portato all’arresto dell’ultrà bergamasco, 27 anni, di Villongo, accusato di aver colpito Zanetti - colpevole agli occhi di certa frangia del tifo di essere prossimo a passare alla Juventus - con un corpo contundente: il giovane farebbe parte del gruppo «Brianza alcolica» ed è incensurato. Al vaglio della procura della Repubblica di Busto Arsizio c’è ora la posizione di altri tifosi identificati: per 3 di loro è scattata la denuncia a piede libero.Secondo gli investigatori - diretti dal vicequestore Enzo Ricciardi, già capo della Mobile di Bergamo - a Malpensa doveva andare in scena una protesta nuova, decisa appunto giovedì: contestare l’Inter non seguendo la squadra in trasferta, ma sorprendendola al suo rientro a Milano.«Quella sera a Malpensa - ha spiegato il questore di Varese - non c’era un unico gruppo ultrà, ma una galassia: per quanto abbiamo sin qui ricostruito, il loro intento era solo quello di contestare verbalmente». Poi, però, la situazione è degenerata e alcuni tifosi, fra le 30 e le 40 persone con volto coperto, hanno circondato parte della squadra. Gli indagati avrebbero riferito di essere passati alle maniere forti, dopo che alcuni giocatori avrebbero risposto per le rime agli sfottò della tifoseria.(11/04/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA