Alzano, nel ricordo di don Nicoli
una casa per i malati di cancro

A poco più di un anno dalla scomparsa di monsignor Nicoli continuano a fiorire le iniziative nate dal suo impegno. Venerdì ad Alzano verrà inaugurata la Casa di accoglienza che di monsignor Nicoli porta il nome, destinata a ospitare i malati di cancro.

A poco più di un anno dalla scomparsa di monsignor Aldo Nicoli continuano a fiorire le iniziative i cui semi sono stati gettati dal suo impegno. Venerdì alle 17,30, ad Alzano, verrà infatti inaugurata la Casa di accoglienza che di monsignor Nicoli porta il nome e che è destinata a ospitare gratuitamente pazienti sottoposti a cure radioterapiche o chemioterapiche. La Casa nasce per dare supporto, in particolare, a chi ha gravi difficoltà economiche o logistiche nel sottoporsi alle cure.

La struttura, che si trova in piazza Giovanni Paolo II, in uno degli spazi liberi del nuovo Palasport, è stata donata dall'Accademia Tennis vip di Bergamo all'associazione Amici dell'oncologia Valle Seriana e Valle Cavallina che ha sede all'ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano.

«Attraverso i nostri tornei negli ultimi due-tre anni siamo riusciti a raccogliere circa 200 mila euro per la Casa, che è stata arredata in modo confortevole, per accogliere chi deve affrontare una malattia» spiega Giovanni Licini, vicepresidente dell'Accademia, ai cui tornei monsignor Nicoli, appassionato tennista, partecipava.

La Casa è un grande appartamento con tre stanze, ognuna provvista di bagno e attrezzata con condizionatore e tv; e una stanza comune che funge da cucina. In ogni camera ci sono due posti letto, uno per il paziente, l'altro per un accompagnatore. L'appartamento è molto luminoso, arredato con colori e chiari e offre una bella vista sul fiume Serio.

L'accesso all'alloggio sarà su indicazione del medico oncologo curante, da lunedì a venerdì, per tutto il periodo richiesto dalla terapia.

Leggi di più su L'Eco in edicola mercoledì 24 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA