Ambivere: tagliati acqua e gas
Ma soltanto a chi non paga

Mesi e mesi senza pagare le spese condominiali fino ad accumulare un debito di quasi 17mila euro. Con il palazzo sulla soglia del collasso, vista l’impossibilità degli altri inquilini di continuare a sopperire ai mancati pagamenti delle due famiglie.

Mesi e mesi senza pagare le spese condominiali fino ad accumulare un debito di quasi 17mila euro. Con il palazzo sulla soglia del collasso, vista l’impossibilità degli altri inquilini di continuare a sopperire ai mancati pagamenti delle due famiglie. E l’amministratore «costretto» a rivolgersi all’autorità giudiziaria per far valere le proprie ragioni. Ragioni accolte dal Tribunale civile di Bergamo che, per la prima volta nella provincia orobica, ha autorizzato l’accesso nei due appartamenti per tagliare acqua e gas.

«Questa è la dimostrazione che una giustizia esiste - commenta Oscar Albricci, amministratore del condominio e coordinatore del Centro studi Anaci -: le spese vanno pagate perché altrimenti ci vanno di mezzi gli altri inquilini che invece saldano regolarmente e si sobbarcano delle quote altrui».

Provvedimento valutato positivamente anche dall’avvocato che ha seguito il caso, Marco Foiadelli di Bergamo: «È segnale forte soprattutto nei confronti di quei condomini in regola e che in passato erano sempre messi in disparte». Prima di procedere all’interruzione delle forniture, lo studio legale attende le risposte di Asl e Comune di Ambivere contattati per cercare una soluzione.

La vicenda, iniziata nel 2011, riguarda i proprietari di due appartamenti della palazzina «Italia», un immobile di quattordici unità di via Alighieri, ad Ambivere. Le due famiglie, della Costa d’Avorio, nel corso degli anni, per il mancato pagamento delle spese condominiali, hanno accumulato un debito per 10.195 euro in un caso e di 6.399 euro nell’altro.

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