Ambriola: spari a un cane, ucciso
«Ma siamo forse nel Far West?»

«Questa violenza va affrontata e denunciata. Non possiamo vivere come fosse il Far West». Cristina Tamagnini, 45 anni, vuole «andare fino in fondo».

Sabato pomeriggio qualcuno ha ammazzato uno dei suoi due cani, con un’arma da fuoco, forse un fucile. A poche decine di metri da casa sua, ad Ambriola, frazione di cento anime di Costa Serina. Ora vuole incontrare in un’assemblea gli abitanti del paese, della valle, denunciare e dire forte che «vogliamo vivere in un paese civile e sicuro. Non è possibile che qualcuno vada in giro sparando, in mezzo alla strada, dove passano anche i bambini. Quel proiettile avrebbe potuto colpire una persona».

«Sabato sono tornata dal lavoro per la pausa pranzo, verso le 13 - racconta Cristina -. Quando sono arrivata a casa ho lasciato uscire i due cani. Come fanno solitamente si sono diretti verso il bosco. Generalmente li accompagno io fuori casa ma sabato, per il lavoro, non avevo tempo. Così li ho lasciati uscire da soli, come a volte mi capita. Sarà trascorsa circa un’ora. Li ho visti che stavano rientrando. Poi hanno iniziato ad abbaiare e sono andati dietro una casa. A quel punto ho avvertito lo sparo. Zenzero (a destra nella foto) è ricomparso guaendo e si è accasciato a terra. Era ancora vivo ma è morto dopo due minuti, tra le braccia». Quanto accaduto è stato denunciato ai carabinieri di Serina.

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