Anche Orio risente della crisi
Voli e passeggeri in calo

Meno passeggeri. Ma soprattutto meno movimenti. Orio chiude il primo trimestre dell'anno con due segni meno: i passeggeri scendono da 1 milione 800 mila 790 a 1 milione 740 mila 974. I movimenti (decolli/atterraggi) da 16.580 a 15.293.

Meno passeggeri. Ma soprattutto meno movimenti. Orio chiude il primo trimestre dell'anno con due segni meno: i passeggeri scendono da 1 milione 800 mila 790 a 1 milione 740 mila 974. I movimenti (decolli/atterraggi) da 16.580 a 15.293. Una perdita costante, mese su mese, conseguenza della crisi.

In percentuale, nei primi tre mesi lo scalo bergamasco ha perso rispetto all'analogo periodo del 2012 il 3,3 per cento dei passeggeri e il 7,8 dei movimenti. Particolarmente negativo il raffronto del mese di marzo, che pure risentiva dell'avvio del periodo pasquale: 5,9 per cento di passeggeri in meno e 10,6 di movimenti. Il che vuol dire che gli aerei sono volati con un load factor (l'indice di riempimento) più elevato. E nel mese che ha comunque registrato il maggior numero di passeggeri.

Gennaio si era difatti chiuso con un 2,7 per cento di passeggeri in meno e 5 di movimenti: febbraio si era invece attestato rispettivamente a quota meno 0,8 e meno 7,5.

La quota 9 milioni verrà tagliata probabilmente nel 2015, considerati i 6 mesi dell'Expo.

Ma il dato dei movimenti tutto sommato non dispiace a Sacbo, perché significa minore impatto ambientale.

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