Angeloni e Marchesi alla scuola
per il saluto del Comune ai profughi

Non solo Lega Nord e Forza Italia alla palestra dell’Istituto Camozzi a Bergamo, dove sono stati sistemati provvisoriamente 29 profughi. Sabato 18 luglio c’è stata anche la visita di tre rappresentati dell’amministrazione comunale.

Si tratta di Giacomo Angeloni, assessore all’Innovazione, Marzia Marchesi, presidente del Consiglio comunale, e Ferruccio Rota, consigliere comunale. Con loro anche Paolo Crippa, presidente di Pro Polis, un’associazione di quartiere.

Se la presenza di Lega Nord e Forza Italia è stata dettata da motivi polemici, visto che è nota la loro contrarietà all’ondata di migranti, l’amministrazione comunale ha voluto dare il suo benvenuto ai migranti, pur sottolineando che la palestra non è sicuramente una sistemazione ideale.

I migranti sono esattamente 29, ai 19 africani di ieri (arrivano da Mali, Senegal, Costa d’Avorio ed Eritrea) se ne sono aggiunti sabato 10 provenienti dal Bangladesh. Molto giovani, hanno un’età media di circa 20 anni, sono sembrati spaesati - sono reduci da un lungo viaggio in pullman da Catania - e spaventati. Dovrebbero restare alla Camozzi fino al 15 agosto.

Angeloni e Marchesi, anche grazie all’aiuto degli interpreti, hanno parlato con i migranti sincerandosi delle loro condizioni. Nessuna risposta alla polemica alla Lega, ma la discussione è rimandata al Consiglio comunale di lunedì quando si parlerà probabilmente dello scottante argomento.

Sul suo profilo Facebook Angeloni ha scritto: «Di ritorno dalla palestra Camozzi. Qualcuno millanta falsità sia sull’accoglienza che sulla provenienza. Questo lasciamolo stabilire alle autorità competenti. Nella palestra non sono 50 ma 30!! e tutto è stato autorizzato dai vigili del fuoco. Gli operatori sono competenti e sanno fare il loro lavoro li abbiamo ringraziati, gli ospiti sono 20enni spaventati e impauriti».

Da segnalare un lenzuolo appeso fuori dalla scuola con la scritta «Solidarietà con tutti i migranti» firmato K.A.P. (ovvero Kollettivo Autonomo Popolare della Cascina Ponchia).

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