Anno nuovo, vecchi propositi: la dieta
Google svela quanto siamo prevedibili

Con lo scoccare dell’anno nuovo fioccano i buoni propositi, ma in pochi riescono a mantenerli davvero. Nelle statistiche delle parole più cercate sul web il termine «palestra» vola nei primi giorni dell’anno, proprio quando si fanno i nuovi propositi, poi crolla. Andamento simile per la parola «dieta». E tutti gli anni il fenomeno si ripete. Ecco come.

Per capire come funzionano i buoni propositi di inizio anno (e quanto è prevedibile il genere umano) basta guardare le statistiche di Google Trend, piattaforma online che permette di guardare le tendenze degli argomenti di ricerca su Google. La parola «palestra» è ricercatissima a gennaio, poi cala attorno al mese di marzo, quindi risale verso maggio-giugno quando la cosiddetta «prova costume» riporta nell’agenda di ciascuno il tema della forma fisica. Il grafico mostra come ogni anno il fenomeno si ripeta con lo stesso andamento.

Anche per la parola «dieta» l’andamento è simile. Il termine balza in alto nelle statistiche a gennaio, proprio dopo le feste, poi scende fino a maggio, quando la prova costume ci fa notare di più la «pancetta», poi cala di nuovo fino a settembre: il rientro dalle ferie è un altro momento dell’anno in cui si fanno buoni propositi.

Uno sguardo in America, dove le cose non vanno molto diversamente. Max Roser, ricercatore a Oxford, ha elaborato i dati di Google Trend in un grafico che mostra un andamento simile: a inizio anno l’attenzione verso gli esercizi in palestra sale, poi cala, quindi risale a maggio, infine un nuovo calo fino a dicembre. E così via, anno dopo anno. Ecco il grafico pubblicato dal ricercatore su Twitter.

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